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E’ salito a nove morti il bilancio del sisma di magnitudo 8.0 della scala Richter, che ieri ha colpito le isole di Salomone, ma vi sono ancora molti dispersi. Le persone rimaste senza tetto, sarebbero circa 4.500 e 700 le abitazioni distrutte. La maggior parte delle vittime sono anziani e bambini, secondo l’organizzazione umanitaria World Vision, chi non è stato in grado di arrampicarsi su una palma è stato spazzato via. Un villaggio di 200 case nell’area di Nela è stato raso al suolo al 95%. Da Honiara, capitale delle isole Salomone, sono partite navi cariche di aiuti dirette verso l’area di Lata, ma si tratta di un viaggio di 600 chilometri. Intanto la presenza di numerose carcasse di animali uccisi dal sisma e lo tsunami rischia di diventare un problema sanitario. Dopo la prima scossa se ne sono susseguite altre, una delle quali di magnitudo 7.0.
