“Un evento storico”: questo, secondo alcuni media locali, il significato dell’arrivo ieri in Israele del judoka iraniano Saeid Mollaei, che nei prossimi giorni prenderà parte al ‘Tel Aviv Grand Slam’ assieme con oltre 400 atleti provenienti da 63 Paesi. Mollaei, precisa la stampa, è il primo sportivo nato in Iran che partecipi ad una gara in Israele da quando l’ayatollah Khomeini ha assunto il potere a Teheran.
“Sono molto felice di partecipare a questa competizione” ha detto Mollaei, secondo la televisione Canale 12, arrivando all’aeroporto di Tel Aviv che nelle ultime settimane è chiuso quasi del tutto a causa del coronavirus. Ad accoglierlo c’era il presidente della Associazione judo israeliana. Mollaei risiede in Germania, dove ha ricevuto asilo politico, e ora rappresenta la Mongolia.
Yediot Ahronot si stupisce intanto che le autorità israeliane abbiano autorizzato lo svolgimento di un grande evento sportivo mentre gli arrivi nel Paese sono limitati quasi del tutto per impedire l’ingresso di varianti di coronavirus. Il giornale precisa comunque che severe limitazioni sanitarie sono imposte agli sportivi stranieri e ai loro accompagnatori.