Istat, boom di disoccupati in Lombardia: in un anno +34%

Un’ecatombe, o qualcosa di molto simile. Il Nord Italia visto dai meridionali come terra di riscatto, almeno sotto il profilo professionale. Ma la crisi è arrivata anche lì. E ci si ritrova poi a stupirsi di fronte all’ultima indagine dell’istat, che vede una regione come la Lombardia, fare i conti con la disoccupazione. E a parlare sono le cifre. Secondo l’ente di statistica, infatti, tra il 2011 e il 2012, il numero dei disoccupati in Lombardia è aumentato di oltre 84mila unita’, passando da 261.417 a 346.055 con un balzo del 32,4 per cento. Se poi si prendono come riferimento i primi trimestri di ogni anno dal 2011 a oggi la progressione e’ ancora piu’ impressionante: da 274.380 a 367.310 fino ai 406.930 di gennaio-febbraio-marzo, con un aumento del 48 per cento. A dirlo e’ un’elaborazione di Uecoop su dati regionali Istat, presentata all’auditorium Testori di piazza Citta’ di Lombardia a Milano, durante la prima assemblea regionale di Uecoop (la centrale cooperativa promossa da Coldiretti) che raggruppa realta’ di tutti i settori: dall’edilizia al sociale, dai servizi ai trasporti all’agricoltura. (AGI) Mi4/Ila Se si analizza la ripartizione per livello scolastico – spiega l’analisi di Uecoop – in Lombardia, sul totale dei disoccupati risulta stabile intorno al 12 per cento il peso dei laureati, mentre quello dei diplomati sale dal 41 al 44 per cento. Diminuisce invece l’incidenza di chi ha una licenza media (da 38,9 a 37,7 per cento nel 2012) e di scuola elementare (da 8,1 a 6,3 per cento). In termini di valori assoluti pero’ – continua l’elaborazione di Uecoop – tutti vedono un aumento nel numero dei senza lavoro. L’analisi di Uecoop evidenza infine come la crisi in Lombardia abbia colpito un po’ ovunque: a Bergamo, ad esempio, dal 2011 al 2012, il numero dei disoccupati e’ aumentato di oltre il 65 per cento (da 20.200 a 33.466) , in Brianza hanno avuto un balzo del 52,5 per cento (da 20.559 a 31.358), a Pavia del 59,3 per cento (da 12.385 a 19.732) e a Lodi del 44,7 per cento (da 6.010 a 8.696). Tutti valori al di sopra dell’incremento regionale del 32,4 per cento.

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