“I dati Istat sullo stato di salute dell’industria sono allarmanti: gli ordinativi registrano un -4,9% su base annua, il fatturato cala del 5,3%. E’ la radiografia impietosa di un settore al collasso, lo testimoniano le tante aziende in crisi e l’esercito di disoccupati, cassintegrati e lavoratori che rischiano il posto. Sul piano della politica industriale, però, il Governo continua scandalosamente ad essere latitante”. Lo dichiara il Capogruppo dell’Italia dei Valori in Commissione Industria al Senato, Patrizia Bugnano. “Il trio Monti, Passera e Fornero – aggiunge – non ha messo sul tavolo uno straccio di progetto per il rilancio dell’industria, che crolla su tutti i fronti. Gli oltre 150 tavoli di crisi, dall’Alcoa a Fincantieri, dall’Ilva alla Carbosulcis fino all’Indesit di None, rischiano solo di aumentare a causa di un Esecutivo che continua fare gli interessi dei poteri forti. Mentre il settore auto subisce un crollo del 6,2% del fatturato e addirittura del 20,1% degli ordinativi, i tecnici spalleggiano Marchionne che vuole smantellare la Fiat e fanno orecchie da mercante sulla vicenda De Tomaso. Servono misure urgenti per far ripartire l’industria, tutelare l’occupazione e attrarre nuovi investimenti, ma – conclude Bugnano – è chiaro che potrà occuparsene solo un Governo alternativo con un programma politico riformista, che abbia al centro il lavoro e la crescita”.