Un calo del fatturato dell’industria del 4,9% a gennaio. E’ quanto rileva l’Istat basandosi su dati mensili. Se infatti si considera il ribasso su base annua, la diminuzione diventa del 4,4%. Viene inoltre evidenziato come il ribasso tendenziale è il più forte da novembre 2009, complice l’andamento del mercato interno. Se si fa invece riferimento alla diminuzione congiunturale (dato destagionalizzato), il calo diventa del -5,2% sul mercato interno e -4,5% su quello estero. Mentre, guardando al dato annuo corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di gennaio 2011), il fatturato subisce una riduzione del 7,1% sul mercato interno, mentre sale dell’1,3% su quello estero. Quanto alla media degli ultimi tre mesi (novembre-gennaio), l’indice risulta in calo dell’1,6% rispetto ai tre mesi precedenti (agosto-ottobre). A gennaio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano, in termini congiunturali, diminuzioni dell’8,5% per i beni strumentali, del 4,7% per i beni intermedi, del 3,0% per i beni di consumo, del 2,5% per l’energia. Il settore di attività economica per il quale si registra l’incremento tendenziale maggiore del fatturato è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+15,8%), mentre la diminuzione più marcata riguarda la fabbricazione di mezzi di trasporto (-14,0%). Inoltre, l’Istat evidenzia che a gennaio l’indice grezzo del fatturato segna, in termini tendenziali, una riduzione dell’1,4%. Il contributo più ampio al ribasso arriva, spiega sempre l’Istituto, dalla componente interna dei beni intermedi.
Anche gli ordinativi dell’industria a gennaio diminuiscono del 7,4% su base mensile (dato destagionalizzato), e del 5,6% su base annua (dato grezzo). Lo rende noto sempre l’Istat, sottolineando che il ribasso tendenziale è il peggiore dall’ottobre del 2009. Sulla flessione annua pesa la performance del mercato interno. Il calo congiunturale registrato dagli ordini a gennaio è sintesi di una contrazione del 7,6% degli ordinativi interni e del 7,3% di quelli esteri. Guardando alla media degli ultimi tre mesi, gli ordinativi totali diminuiscono del 2,9% rispetto al trimestre precedente. Nel confronto con il mese di gennaio 2011, invece, l’indice grezzo degli ordinativi segna un ribasso dovuto principalmente al negativo andamento del mercato interno (-7,6%), ma anche quello estero fa registrare una flessione (-2,5%). Osservando i diversi settori l’aumento tendenziale maggiore si rileva per la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,5%); mentre le variazioni negative più consistenti si registrano nella fabbricazione di macchinari e attrezzature non classificati altrove (-11,7%), nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-10,2%) e nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-9,0%).