“Il 40% dei figli in famiglie con un livello d’istruzione basso non va oltre la licenza media, mentre poco più di uno su dieci riesce a ottenere un titolo universitario. All’opposto, l’incidenza dei titoli di licenza media è meno del 4% tra i figli dei laureati che hanno un titolo di studio universitario in oltre il 60% dei casi”. Lo spiega l’Istat nel rapporto annuale nel capitolo di osservazione sui “Gruppi sociali”. “L’incidenza di giovani laureati tra i 25 e i 34 anni con almeno uno dei genitori con titolo universitario, pari in media al 27%, raggiunge livelli assai più elevati tra quanti conseguono una laurea nell’area scientifica (42,2%), in quella giuridica (41,0%) o in architettura (31,9%). La notevole quota di questi giovani con almeno un genitore laureato nell’area giuridica e in architettura lascia intravedere l’azione di processi di “ereditarietà professionale” sulle scelte formative”.
L’Istat poi chiarisce che “analizzando le dinamiche di ereditarietà nei livelli di istruzione si osserva che il rapporto tra diplomati dei licei tradizionali e diplomati degli istituti professionali è pari a oltre otto volte la media (quattro a uno) nelle famiglie della classe dirigente, oltre tre volte nel gruppo delle pensioni d’argento e quasi due nelle famiglie di impiegati. Tra i gruppi dei giovani blue-collar e delle famiglie a basso reddito i rapporti sono pari a circa la metà della media, inferiori a quelli dei gruppi delle famiglie degli operai in pensione e delle famiglie tradizionali della provincia, connotati per il basso livello di istruzione ma che dispongono di un livello di reddito equivalente più elevato”.