L’ Istat comunica che l’indice dei prezzi al consumo a gennaio ha segnato un aumento tendenziale del 3,2% e congiunturale dello 0,3%. Si registra in questo senso, di una una variazione tendenziale del 3,3%.
Di conseguenza, l’’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende al 2,3% dal 2,4% di dicembre 2011.
A subire invece un considerevole aumento a gennaio, sono i prezzi al consumo dei prodotti acquistati con maggiore frequenza – quelli del cosiddetto ‘carrello’ della spesa- per i quali si registra un aumento del 4,2% tendenziale (contro il 3,2% del dato complessivo) e dello 0,8% sul mese precedente.
In particolare i prezzi dei Beni energetici registrano un aumento congiunturale del 3,9%, che porta il tasso tendenziale al 15,5% (in accelerazione dal 13,7% di dicembre). Tra i beni alimentari lavorati si mette in luce l’aumento su base mensile del prezzo del Pane e della Pasta (per entrambi +0,3%), in crescita su base tendenziale, rispettivamente, del 2,9% e del 2,1%.