La crisi mette a dura provala fiducia degli italiani nelle imprese. Secondo l’Istat, infatti, agli occhi del popolo del Belpaese la credibilità di industrie e company a 75,5% da 79%.L’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane a settembre crolla a 75,5 da 79,0. Lo rileva l’Istat. Si tratta del livello più basso dal marzo del 2009, quando si registrò un minimo storico. La caduta é esclusivamente dovuta al tonfo registrato per le imprese dei servizi di mercato.
Incrementi invece vengono registrati in altri settori di mercato, anche se, il ribasso segnato per le imprese dei servizi di mercato, è riuscito da solo a trascinare in basso l’indice complessivo del clima di fiducia. A calare nei servizi sono particolare,i giudizi e le attese sugli ordini. Scende anche il saldo delle attese sull’economia in generale. La fiducia delle imprese diminuisce in tutte le diverse aree raggruppate nel settore: trasporti e magazzinaggio, servizi d’informazione e comunicazione, servizi alle imprese, tranne che nei servizi turistici. Guardando agli altri comparti il quadro cambia. Aumenta la fiducia delle imprese manifatturiere, che cresce a 88,3 da 87,3 di agosto. Fanno bene anche le imprese di costruzione (a 86,5 da 82,4). Inoltre a settembre positivo risulta l’andamento del commercio al dettaglio, con la fiducia che aumenta sia nella grande distribuzione (a 70,5 da 63,1) sia nella distribuzione tradizionale (a 86,2 da 85,5).