Circa un terzo dei pensionati italiani (il 32,8%) riceve un assegno mensile inferiore a mille euro. Lo riporta l’Osservatorio Istat sulle prestazioni pensionistiche e i beneficiari, spiegando che la media dei redditi da pensione è di 19.443 euro l’anno, ma ci sono quasi 5,3 milioni di persone che percepiscono meno di mille euro, 3,38 milioni di queste sono donne.
Sotto i 500 euro al mese l’11,3% dei pensionati, tra i 500 e i mille il 21,5% – Se si guarda alla singola pensione sono sotto mille euro il 59,2% dei trattamenti pari a 13,46 milioni su quasi 22,76 milioni ma, poiché una parte consistente dei pensionati ha più di una prestazione, il dato che va considerato è il reddito pensionistico medio. Guardando al reddito pensionistico sono sotto 500 euro al mese l’11,3% dei pensionati (1,8 milioni di pensionati) e tra i 500 e i mille il 21,5% (circa 3,47 milioni). La classe successiva (tra i mille e i 1.500 euro) è composta da quasi 3,4 milioni di pensionati (il 21,1%) per cui sotto i 1.500 euro si situa la maggioranza dei pensionati (il 53,9%).
Il 2,1% dei pensionati prende oltre 5mila euro di pensione al mese – I pensionati con oltre 5mila euro di reddito da pensione al mese sono 337.055 (il 2,1% del totale) e concentrano l’8,8% della spesa (27,6 miliardi su 313). I 614.173 pensionati con oltre 4mila euro al mese prendono importi per 42,3 miliardi, più di quanto percepiscano i quasi 5,3 milioni di pensionati sotto i mille euro (36,3 miliardi). Tra i pensionati con i redditi da pensione oltre i 5mila euro ci sono 263.117 uomini (il 3,4% del totale) e appena 73.938 donne (lo 0,9% del totale).
Inps: 16,1 milioni di pensionati a fine 2021, 313 miliardi di spesa – Le prestazioni del sistema pensionistico italiano vigenti alla fine del 2021 sono 22.758.797 (+0,2% sul 2020), per un ammontare complessivo annuo di 313.003 milioni di euro (+1,7% rispetto al 2020). Lo rileva l’Inps nel Casellario dei pensionati. I beneficiari di prestazioni pensionistiche sono 16.098.748 (+3,6% sul 2020) con una media di 1,4 pensioni a testa, anche di diverso tipo. Le donne rappresentano il 52% dei pensionati ma gli uomini percepiscono il 56% dei redditi da pensione: l’importo medio dei redditi percepiti dalle donne è inferiore rispetto a quello degli uomini del 27% (16.501 contro 22.598 euro).
Il 78% delle pensioni è di tipo IVS – ll 78% delle pensioni è di tipo IVS (invalidità, vecchiaia, superstiti), mentre le assistenziali (invalidità civili, assegni e pensioni sociali, pensioni di guerra) costituiscono il 19% del totale; il rimanente 3% circa è rappresentato dalle prestazioni di tipo indennitario, costituite dalle rendite Inail.
Sono 11.263.961 i titolari di pensioni di vecchiaia – Il gruppo più numeroso di pensionati è quello dei titolari di pensioni di vecchiaia (nelle quali sono comprese anche le anticipate): sono 11.263.961, di cui 3.131.469 (il 28%) sono anche titolari di trattamenti di altro tipo. I pensionati di invalidità previdenziale sono circa un milione, il 49% dei quali cumula pensioni di tipo diverso. I titolari di pensioni ai superstiti sono 4.276.943; circa un terzo (il 33%) percepisce solo pensioni ai superstiti, mentre il restante 67% percepisce anche pensioni di altro tipo. I beneficiari di prestazioni assistenziali – spiega l’Inps – sono circa 3,7 milioni; il 50% è titolare anche di prestazioni diverse da quelle assistenziali. Sono principalmente i beneficiari di indennità di accompagnamento che percepiscono anche pensioni di tipo previdenziale. Infine, ci sono 650.799 titolari di rendite di tipo indennitario, di cui la grande maggioranza (il 72%) cumula tale prestazione con altri tipi di prestazione previdenziale e/o assistenziale.
Al Nord il 47,8% dei pensionati – Dall’analisi della distribuzione territoriale di pensioni e pensionati si osserva che nel Nord si concentra il 47,8% dei pensionati e il 50,8% della spesa (157,93 miliardi). Il reddito da pensione pro capite al Nord è pari in media a 20.723 euro a fronte dei 20.640 del Centro e dei 17.065 del Mezzogiorno. In media in Italia il reddito da pensione ammonta a 19.782 euro. Il dato è legato alla più alta percentuale di pensioni previdenziali al Nord basate su un numero più alto di anni di contributi. Al Sud ci sono il 32,2% dei pensionati complessivi per il 28,1% della spesa (87,49 miliardi su 313).