Italia a 5 stelle e Beppe Grillo: ‘Togliere poteri al Capo dello Stato’

L’intervento conclusivo della kemesse grillina Italia a 5 Stelle, firmato da Beppe Grillo, diventa un attacco del fondatore del partito di maggioranza relativa ai poteri e alle prerogative del Capo dello Stato.

È stato tra gli ultimi a prendere il microfono in mano il garante del Movimento Cinque stelle e ospite attesissimo sul palco del Circo Massimo.

 Non delude le aspettative  Grillo, che si presenta sul palco mostrando la manina di un manichino, un chiaro riferimento al caos sul decreto fiscale che ha infiammato la politica negli ultimi giorni prima del definitivo accordo tra le parti in seguito a un secondo Cdm che ha fatto salire la tensione tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

 Il primo grande affondo, forse quello con maggiore risonanza mediatica, Beppe Grillo lo ha rivolto a Sergio Mattarella: ‘Dovremmo togliere i poteri al capo dello Stato, dovremmo riformarlo. Il vilipendio, un capo dello Stato che presiede il Csm, capo delle forze armate. Non e’ più in sintonia col nostro modo di pensare’.

 

Il Movimento rettifica quasi due ore dopo l’intervento di Grillo. In una nota ufficiale si legge: ‘Né le forze di maggioranza né il governo intendono riformare i poteri del Presidente della Repubblica. Tale proposito non è infatti presente nel contratto di governo. Si fa inoltre notare che Grillo non riveste ruoli istituzionali’. Dal Movimento ribadiscono piena fiducia nel ruolo di Garante della Costituzione del Presidente Mattarella. Fonti di Palazzo Chigi non rilasciano commenti sulle parole di Beppe Grillo sul Quirinale ma dal governo ricordano che ‘nel contratto dell’esecutivo non c’è alcuna riforma dei poteri del capo dello Stato’.

La proposta del mentore pentastellato è stata accolta dall’opposizione come una deriva estremista di chi dovrebbe quantomeno ispirare il governo. Parole di incoraggiamento invece per Matteo Salvini, definito come ‘uno che dice una cosa e la mantiene. L’etica della politica è la lealtà, e oggi è un miracolo della politica. Poi siamo strutturalmente come Dna diversi’.

L’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, scrive su twitter: ‘Attaccano il Capo dello Stato perché non rispettano la Costituzione e non concepiscono altri poteri all’infuori della Casaleggio Associati’.Sempre da sinistra arrivano le parole di Loredana De Petris, Leu, presidente del Gruppo Misto al Senato: ‘L’attacco di Grillo alla presidenza della Repubblica è estremamente inquietante e pericoloso. Il fondatore dell’M5S indica chiaramente, rivolto al suo popolo in occasione particolarmente rilevante, l’arrembaggio a uno dei cardini della Costituzione come obiettivo’.

Poi Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia: ‘Gli attacchi sguaiati di Grillo alla Presidenza della Repubblica dimostrano ancora una volta la natura primordiale eversiva del Movimento 5 Stelle. Stanno al governo ma sognano di sovvertire le regole democratiche e costituzionali del nostro Paese. Irresponsabili al potere’.

Dal palco del Circo Massimo ha parlato anche il premier Giuseppe Conte, che ha presentato al popolo pentastellato i risultati ottenuti fino a questo momento dal governo: ‘L’Italia ora si fa rispettare nei consessi internazionali, con forza, dignità, determinazione e giusto orgoglio. Molti provavano a dissuadermi dall’incominciare questa esperienza, invece ho accettato con convinzione. Io il Movimento lo conoscevo, già 5 anni prima mi era stata chiesta la disponibilità per l’organo di autogoverno della magistratura, e io all’epoca dissi ‘non vi conosco’, ma mi fu risposto di fare solo il mio dovere e non ho mai ricevuto una sola indicazione in 5 anni’.

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