Italia fanalino di coda d’Europa, laureati solo il 20% dei giovani

L’Italia è all’ultimo posto in Europa per la percentuale dei laureati nella fascia di eta’ fra i 30 e i 34 anni, pari al 20,3% nel 2011: è quanto risulta dall’Indagine sulle forze di lavoro 2012 diffusa oggi da Eurostat. Il dato e’ particolarmente basso se confrontato alla media europea (34,6%), ma anche rispetto agli altri stati principali dell’Unione: in Germania i trentenni laureati sono il 30,7% del totale, in Spagna il 40,6%, in Francia il 43,4%, in Gran Bretagna il 45,8%.

L’obiettivo per il 2020 è il 40% a livello Ue, mentre l’Italia punta a un più modesto 26/27%.
I 27, rileva Bruxelles, devono intensificare gli sforzi se vogliono raggiungere gli obiettivi al 2020 in tema di istruzione, sia per quanto riguarda la riduzione degli abbandoni scolastici, che devono scendere sotto il 10% a livello Ue (dall’attuale 13,5%, e in Italia siamo al 18,2%) sia per l’aumento dei laureati, che dal 34,6% del 2011 devono arrivare al 40%. Qualche progresso e’ stato fatto, secondo i dati Eurostat, ma permangono ampie disparita’.

Infatti, sottolinea l’istituto europeo di statistica, il timore è che i miglioramenti non siano il risultato di riforme con un impatto di lungo periodo, ma piuttosto una conseguenza collaterale dell’elevato tasso di disoccupazione giovanile che induce un maggior numero di giovani a protrarre il loro periodo di istruzione e formazione. Un’altra preoccupazione e’ che gli obiettivi nazionali fissati dagli Stati membri non siano sufficienti per far si’ che l’UE raggiunga il suo obiettivo di insieme.

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