Si chiude oggi a Parigi Sial 2018, il Salone internazionale dell’alimentazione, cui hanno partecipato anche 700 aziende alimentari italiane. Una forte presenza che ha testimoniato la vitalità del food and beverage made in Italy ed anche gli ottimi rapporti commerciali tra Italia e Francia. Quello francese rappresenta il secondo mercato per l’agroalimentare italiano (dopo la Germania) dove esporta le produzioni tipiche italiane, i prodotti della dieta mediterranea e prodotti salutari e bio. Un mercato che vale 3,3 miliardi di euro (nel 2017) e che nel primo semestre del 2018 è cresciuto del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Cibus, si legge in una nota, ha organizzato una serata all’Hotel Ritz di Parigi cui hanno partecipato: centinaia di manager di aziende alimentari italiane; Teresa Castaldo, Ambasciatrice d’Italia in Francia; Dirigenti e funzionari Ice-Agenzia delle sedi di Roma e Parigi; Giuseppe Ambrosi, Presidente di Assolatte e i vertici di Credit Agricole (azionista di maggioranza di Fiere di Parma).
L’incontro ha rappresentato un’occasione per celebrare il successo della delegazione italiana al Sial e per promuovere il prossimo appuntamento dell’agroalimentare italiano: Cibus Connect, che si terrà il 10 e 11 aprile 2019 in Fiere di Parma. Alla serata ha partecipato anche la Anna Flavia Pascarelli, dirigente dell’Ufficio Agroalimentare e Vini dell’Ice-Agenzia che si è rivolta così ai presenti: “Trend positivo per l’edizione 2018 del Sial. L’Italia si è riconfermata come primo Paese, dopo la Francia, per numero di espositori esteri presenti alla manifestazione con circa 700 aziende, di cui ben 209 all’interno del Padiglione italiano di 2.800 metri quadrati organizzato dall’Ice-Agenzia e al cui interno ha riscosso grande interesse l’area di cooking show curata dalla Scuola di Cucina Alma”.