Italia gelata da Nord a Sud. Ancora sette morti per il freddo

Non da tregua il freddo e la neve che sta interessando l’Italia, ormai da più di una settimana. A far più paura è il blizzard, una vera e propria “bufera bianca”, che imperversa su quasi metà della Penisola. Precipitazioni nevose si registrano infatti nelle Marche e in Romagna, in ginocchio le provincie di Macerata e di Rimini, nuova emergenza e paesi isolati in Abruzzo, il Lazio ancora schiaffeggiato. A Roma nevicate intense nei quartieri del Nord e, in serata, l’arrivo dei fiocchi anche in centro.

Una delle situazioni più critiche, si registra al Sud, dove gli aiuti sono arrivati in ritardo ed ingenti sono stati i danni per i comuni, costretti ad arrangiarsi da soli. In forte difficoltà il Sannio, in Irpinia, la Basilicata, soprattutto la zona dell’Alta Murgia e la provincia di Foggia.

E la nuova ondata di gelo, non ha evitato di mietere vittime. Sono stati 7, negli ultimi due giorni, i morti per il freddo. La stessa sorte ha accomunato due donne anziane, che hanno perso la vita perché, le ambulanze intrappolate dalla neve, non hanno permesso loro di raggiungere l’ ospedale. Si tratta di una signora di 74 anni a Canepina di Camerino, provincia di Macerata, e un’altra di 80 anni, a Castellafiume in provincia de L’Aquila. Al Sestriere uno sciatore danese di 37 anni è morto per una slavina. Un ventenne nel Grossetano è morto per un incidente, la sua auto è scivolata su una lastra di ghiaccio. A Cagliari un paziente ricoverato in ospedale è uscito in pigiama e pantofole a fare una passeggiata ed è morto assiderato; a Roma una clochard romena è stata trovata senza vita in una grotta naturale in valle dei Casali.

A Bolzano, invece, un uomo di 65 anni di Vandoies è morto dopo essere uscito di strada con il suo slittino. E’ andato a sbattere contro un albero ed ha riportato lesioni mortali. L’incidente è avvenuto a Fundres, a quota 1.800. L’uomo ieri nel tardo pomeriggio aveva deciso di fare un’ultima discesa, ma e’ uscito di strada. E’ stata la moglie a dare l’allarme e quando i soccorritori sono giunti sul posto della disgrazia per l’uomo non c’era più nulla da fare.

A Trieste dieci almeno i feriti per la bora che ha soffiato ad una velocità di 130 chilometri orari. Molto più pesante il bilancio nel resto d’Europa: l’ondata di gelo iniziata un paio di settimane fa ha provocato quasi 600 morti.

Anche a Roma la neve è arrivata, come previsto, ma in questo caso non si sono registrati particolari problemi di viabilità, a differenza di quanto accaduto sette giorni fa. Soprattutto in centro la situazione era sotto controllo, pochissime le auto anche perché i romani hanno preferito restare a casa. «Quando siamo allertati e avvertiti siamo perfettamente in grado di rispondere a ogni emergenza», ha scritto sul suo blog il sindaco Gianni Alemanno. Nel resto del Lazio però è andata peggio e oggi il tempo non migliorerà: se tregua ci sarà sul versante adriatico, la neve continuerà a cadere su quello tirrenico.

Ma in una simile situazione, non sono mancate le speculazioni. La Finanza è dovuta intervenire con delle sanzioni, contro commercianti che sono arrivati a vendere catene per auto, anche a 400 euro.

Intanto dall’ Anas, arriva l’ invito a non mettersi in viaggio, se non per estrema necessità. E comunque, nel caso ci si sposti in auto, vige per tutti l’ obbligo di catene a bordo.

Per quanto riguarda i treni, questi  hanno funzionato regolarmente ma a regime ridotto, secondo il piano neve: su alcune linee pendolari si sono verificati ritardi, altre a carattere locale resteranno chiuse anche oggi.

Il maltempo, infine, ha fatto lievitare i prezzi della spesa alimentare: secondo la Cia-Confederazione degli agricoltori, ogni famiglia spenderà 50 euro in più.

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