La trentatreenne Irene Morfini, lucchese doc, insieme alla collega spagnola Mila Alvarez Sosa, è l’unica italiana ad aver lavorato nell’équipe Canario-Toscana ed ha scoperto a Luxor la tomba May, funzionario dell’antico Egitto della 18esima dinastia. E lei, una passione per la musica rock e la danza, sa benissimo che adesso questa scoperta che la riporta indietro nel tempo di 3.500 anni la costringerà a lavorare sodo per continuare gli scavi. Le due archeologhe si erano accorte che lo spazio vuoto che si trovava nelle mappe nella montagna dietro la tomba di Min, la tomba TT109, era a dir poco sospetto. Il resto della necropoli era infatti costellato di tombe. Entrando carponi in un cunicolo hanno trovato un buio assoluto e soffocante. Giocando con le torce hanno visto i primi colori e studiando i geroglifici hanno visto un nome:May. Il loro urlo alla scoperta ha rotto il silenzio che le circondava. Irene si è laureata in Egittologia all’Università di Pisa, poi ha preso la laurea, sempre in Egittologia, anche a Leida, in Olanda, dove adesso sta facendo il dottorato con il dottor Demarée. È l’unica italiana nella missione e ci è arrivata in seguito alla presentazione di un progetto al Ministro dell’Antichità egiziano, e durante il difficile conseguimento dei permessi di scavo l’Ambasciata italiana al Cairo è stata fondamentale. A naso, Irene ha idea che ci siano altre tombe da scoprire ed è alla ricerca di nuovi sponsor. Lei e Mila Alvarez hanno anche creato una casa editrice che pubblica, oltre a volumi specifici, anche fumetti veritieri sull’antico Egitto. Si chiama ‘Ediciones Ad Aegyptum’ . Con una parte dei proventi hanno finanziato la missione, presentata anche al Lucca Comics ed al Cairo.