I 24 milioni di italiani in vacanza quest’estate, di cui 11 milioni solo ad agosto, spenderanno per mangiare 6,5 miliardi di euro, dove pranzi e cene in locali e ristoranti si confermano la prima voce di spesa nel budget dei turisti. A tracciare il primo bilancio del settore è la Federazione dei pubblici esercizi (Fipe).
Si tratta di numeri importanti, ma non sufficienti a fornire un quadro positivo dei consumi dei due mesi già conclusi e neppure di quello che sta per iniziare. “Anche quest’anno la stagione estiva, complici le sempre più ricorrenti condizioni meteo sfavorevoli ha faticato a prendere il via – commenta il presidente della Fipe, Lino Stoppani – ma il meteo da solo non basta a spiegare un quadro di pessimismo così accentuato tra i nostri imprenditori; il clima di incertezza che si respira è la vera zavorra che impedisce ai consumi, anche a quelli turistici, di spiccare il volo”.
Tra i ristoratori i pessimisti superano di molto gli ottimisti. Se i risultati di giugno sono in linea con quelli dello scorso anno, è a luglio che la valutazione diventa più negativa, con un saldo negativo del 21% tra chi ritiene che il mese sarà migliore dell’anno scorso e chi peggiore; percentuale che ad agosto cala a -15,8%.
È tuttavia sul turismo interno che i giudizi sono più cauti: il saldo tra chi dice che sono in aumento e chi in flessione è pari a -9,6%; percentuale che invece risulta positiva per gli stranieri del 5,7%. Per quanto riguarda le aspettative della ristorazione, secondo la Fipe, il saldo tra chi si aspetta una stagione migliore dell’anno scorso e chi peggiore è pari a -22%.