Italiani sempre più depressi. A dimostrarlo, sono i dati relativi all’aumento della spesa farmaceutica, che mostra come ci sia stato negli ultimi anni un aumento nella vendita di antidepressivi del 4,5% al 2004. I soggetti più colpiti da questo tipo di disturbi, sono soprattutto le donne e gli anziani, anche perché ci si diventa più vulnerabili con l’aumentare dell’età. La conferma arriva dal il Rapporto 2012 realizzato dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed) dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco: “Nell’ultimo decennio il consumo di antidepressivi è cresciuto in maniera drammatica: da una parte per l’aumentata prevalenza di depressione ed altri disturbi psichiatrici di comune riscontro nella popolazione generale, quali ansia ed attacchi di panico; dall’altra, per la maggiore maneggevolezza di altri antidepressivi di recente commercializzazione e degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina”, ha commentato il direttore generale dell’Aifa Alessandro Pani. “La prevalenza di depressione – ha evidenziato Pani – è più alta nelle donne rispetto agli uomini e aumenta in maniera rilevante all’aumentare dell’età, con un picco vicino al 15% negli ultra 75enni, valore probabilmente sottostimato a causa dei casi di depressione frequentemente non diagnosticati in età avanzata”.
Generalmente sono le donne a mostrare mostrano una prevalenza d’uso più alta per i farmaci del sistema nervoso centrale, che inizia ad aumentare in maniera costante a partire dalla fascia di età compresa tra i 35-44 anni.