Dopo il rientro in Italia delle salme dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in Congo, la Procura di Roma ha disposto l’autopsia sui cadaveri. L’esame, svoltosi al Policlinico Gemelli di Roma, ha fatto luce sulle cause del decesso dei due italiani. I risultati dell’autopsia sono stati comunicato dall’Ansa.
L’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci sono morti durante un tentativo di sequestro, terminato tragicamente con un conflitto a fuoco. I due italiani, secondo l’autopsia, non sono morti in seguito a un’esecuzione.
Sono in totale quattro i colpi che hanno causato il doppio decesso: le vittime sono state raggiunte da due colpi ciascuno.
La Tac ha fatto emergere che i proiettili hanno trapassato i corpi da sinistra a destra.
Luca Attanasio è stato raggiunto da colpi all’addome e l’esame ha individuato sia il foro di entrata che quello di uscita. Non sono stati individuati residui metallici.
Per quanto riguarda il carabiniere Vittorio Iacovacci è stato colpito al fianco e, poi, alla base del collo: lì è stato individuato un proiettile di un AK-47, un Kalashnikov.
Il corpo del carabiniere presenta multifratture all’avambraccio sinistro. Questo fa ipotizzare che il proiettile fermatosi al collo abbia colpito prima l’arto fratturato.
L’autopsia è stata disposta dalla Procura di Roma (che ha chiesto anche di effettuari esami balistici) e si è svolta al Policlinico Gemelli.
Nel Consiglio dei ministri convocato nel pomeriggio di mercoledì 24 febbraio il governo dovrebbe disporre ufficialmente i funerali di Stato per Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci.
I funerali si terranno oggi, giovedì 25 febbraio dalle ore 9.20 alle 11 nella Basilica di Santa Maria degli angeli e dei martiri di Roma.
Saranno trasmessi in diretta su Rai 1, durante il telegiornale condotto da Filippo Gaudenzi.