‘Modifica delle legge elettorale e posticipazione del referendum, Renzi ora vuole cambiare le carte in tavola perché ha paura di perdere. Un baro da due soldi e con la coda tra le gambe’, dice M5s sul blog di Beppe Grillo in un post in cui commenta che non è possibile cambiare la legge elettorale per cercare di evitare l’inevitabile. Non si può fermare il vento con le mani. Quando il M5s sarà al governo la legge elettorale sarà ancorata alla Costituzione per evitare che i partiti possano cambiarla quando fa comodo a loro. Si fanno le regole ad partitum e quando non gli vanno più bene le cambiano, impegnando la Camera che costa 100.000 euro al giorno a occuparsi dei loro affari e non degli interessi di dieci milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà o delle imprese che chiudono a centinaia ogni giorno. I portavoce M5S hanno combattuto contro l’Italicum, presentato una legge elettorale scritta in Rete e cercato il dialogo con il Pd per una legge che fosse a garanzia dei cittadini, non dei partiti. Renzi ha pensato solo al suo. Ora vuole cambiare le carte in tavola perché ha paura di perdere. Renzi sorvola sulle critiche di Grillo e spiega che con l’abolizione del Senato elettivo si risparmieranno 90-100 milioni di euro, tra indennità e uffici collegati dei senatori attuali e spiega che se il referendum passerà ci saranno 100 milioni di risparmio secco all’anno.
Cocis