Un’assemblea per fare il punto della situazione con l’avvio del governo Draghi, quella di Italia Viva di ieri che inizia con l’intervento di Matteo Renzi attorno alle 11. Iv discute le emergenze del paese, a partire dall’urgenza del piano vaccini e del dl sostegni. Il tutto inquadrato in un cambio di passo – e anche di personalità, a partire da Domenico Arcuri – da parte di un governo che Renzi, si spiega, rivendicherà di aver agevolato. Un racconto dell’orgoglio per l’operazione Draghi, che tutti davano per impossibile, e che indubbiamente è un’operazione di successo innanzitutto per il Paese”.
Il leader Iv lancia un guanto di sfida ai dem sul riformismo, sui temi della giustizia, dei diritti, del lavoro: “Siete riformisti? dimostratelo su giustizia e sblocco dei cantieri”. Una sfida sul riformismo che comprende anche il tema alleanze. Renzi ribadirà che la linea è quella del ‘mai con populisti e sovranisti’. Una linea che non comprende i 5 Stelle. “Letta ha detto che vorrà incontrarci e siamo disponibili a confrontarci su un campo riformista. Perchè -spiega un big Iv- se il campo largo di Letta prende chiunque passa, compresi i 5 Stelle, allora non è un campo riformista”.
Il tema delle amministrative e la collocazione di Iv, è stato oggetto anche di una richiesta di congresso o comunque di un confronto da parte di parlamentari come Camillo D’Alessandro. L’unica posizione che Iv ha preso è su Roma con il sostegno a Carlo Calenda. Il resto è tutto da verificare e da costruire”.
“La mia proposta di oggi è quella di fare da domani, primo giorno di primavera, fino al 21 giugno la ‘Primavera delle ideè”, ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva, intervenendo all’assemblea del partito. Per Renzi “Italia Viva deve decidere che cosa fare. Dal 21 marzo al 21 giugno – ha spiegato – ‘Primavera delle ideè significa aprirsi, ascoltare, utilizzare questo tempo senza elezioni per entrare in sintonia con la realtà profonda del Paese con una serie di cantieri. Abbiamo già iniziato, dobbiamo adesso in qualche modo disciplinarne un format, un metodo, un modo di azione”.
Per Renzi “c’è la grande novità del Pd guidato da Enrico Letta, a cui va il mio sincero augurio di buon lavoro, che rappresenta oggettivamente una svolta rispetto all’epoca di Zingaretti. Le parole sono interessati ma sulle parole non è difficile trovarsi d’accordo. Se davvero si vuole affermare l’inizio di una nuova stagione della cultura riformista, la primavera del riformismo, passiamo dalle parole ai fatti. Indico quattro temi su cui volentieri lanciamo la sfida sui contenuti a chi si proclama riformista”. Tra i punti proposti da Renzi ci sono giustizia, sud, diritti e lavoro. “Volentieri – ha aggiunto – accogliamo la sfida riformista del Pd dicendo che siamo pronti al confronto su tutti i punti, ma che va spezzata insieme la catena d’odio che la politica italiana ha creato in questi anni e che ha un grande responsabile: l’atteggiamento di Beppe Grillo”.
Sul suo partito ha detto: “Chi non vuole stare in una casa come quella di Italia Viva, dove le cose ce le diciamo e cerchiamo di costruire insieme, fa bene ad andare. Nessuno mette lucchetti in uscita”.
“Dobbiamo lavorare e dialogare con tutte le forze politiche e della società civile, le associazioni e i movimenti che condividono le nostre battaglie. Sulla giustizia, sull’abbattimento del moloch burocratico, sulla conoscenza, su come costruire il futuro dei nostri giovani, ad esempio, non vedo grandi differenze tra noi, +Europa, Azione e alcune personalità oggi fuori dalla politica come Marco Bentivogli con la sua associazione Base”, ha sottolineato Sandro Gozi nel suo intervento all’assemblea di Italia viva.
“Noi siamo alternativi -ha aggiunto l’europarlamentare di Renew Europe e coordinatore di Cantiere Europa di Italia viva- a un centrodestra trainato da una estrema destra bifronte, di governo e di opposizione, e un centrosinistra in cui la direzione del Pd sembra quella di un’alleanza con l’estrema sinistra e i populisti. Su questo punto non ho ancora sentito nessuna svolta, niente di riformista dalla nuova segreteria del partito”.
“La nostra direzione è quella che stiamo tracciando in Europa con Renew Europe, oggi forza centrale e più influente al Parlamento europeo, competitiva sia rispetto al Ppe che ai Socialisti. La nostra primavera deve permetterci di occupare con le idee questo spazio centrale della politica italiana ed europea: transizione ecologica in maniera pragmatica e non ideologica, innovazione digitale, green deal e soprattutto difesa dei nostri valori democratici e dello stato di diritto”, ha concluso Gozi.