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Sui due nodi che sono ancora al centro di aspre polemiche nel nuovo Governo Letta, calano ulteriori ombre sui problemi che a vista d’occhio sembra di difficile soluzione. Il premier dichiara che occore molto coraggio per dire la verità agli italiani dato che se una cosa non si può fare non si fa, riferendosi con molta probabilità all’aumento dell’Iva e alla soppressione dell’Imu, anche in considerazione delle dichiarazioni dei ministri Saccomanni all’ Economia prima e Zanonato allo Sviluppo economico, secondo i quali occorrono otto miliardi per togliere l’Imu sulla prima casa e per bloccare l’aumento dell’Iva dal 21 al 22%. E questi soldi non ci sono. Anche se il coraggio di cui parla Letta potrebbe essere riferito alla politica economica richiesta dall’Europa. Il presidente del Consiglio dice inoltre che “L’Europa non si affida solo ai ministri dei numeri e delle Finanze, deve mettere al lavoro anche i ministri per affrontare il tema drammatico della carenza di lavoro per i giovani, di prospettive e futuro, non è solo l’Ecofin il luogo dove si assumono le decisioni”. Ma di parere del tutto contrario è Renato Brunetta che sembra rispondere al premier. Infatti il capogruppo Pdl alla Camera afferma: “Siamo sicuri che Letta manterrà gli impegni e che dirà una parola di chiarezza” Poi esclude una “manovra correttiva”. “Le risorse si troveranno. L’Iva non aumenterà, così come sarà eliminata l’Imu per la prima casa. I ministri tecnici servono a questo: a risolvere i problemi”. Brunetta incalza: “Dopo le incomprensibili e irresponsabili dichiarazioni di giovedì del ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato – che ha giudicato “impossibile” evitare l’aumento dell’aliquota Iva ed ha definito i due capigruppo del Pdl ottimisti della volontà” – finalmente è tornato un pò di buon senso all’interno del Partito democratico”. Allo stesso tempo il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, ha dichiarato che per evitare l’aumento dell’Iva “tutti gli sforzi che si possono compiere vanno fatti”.
