Iva Zanicchi in ‘Gargana’

Iva Zanicchi ha pubblicato il suo nuovo album che porta il nome di ‘Gargana’. Una carriera straordinaria, quest’anno è tornata anche sul palco dell’Ariston per esibirsi a Sanremo 2022. La Zanicchi è stata ospite di Radio Punto Nuovo: “Sanremo? Sono veramente felice perché per me è stato un bel Festival, mi sono divertita, emozionata. La prima sera, quando il pubblico inaspettatamente si è alzato tutto in piedi per la standing ovation, ho pensato ‘Per me il Festival potrebbe anche finire qui’. E mi hanno preso sul serio (ride). Sono appagatissima, ringrazio Amadeus che ha fatto un bellissimo Sanremo, mettendo dentro di tutto e di più, dai giovanissimi alle persone più anziane come me. Ho cantato con amore e con il cuore. Sono una persona emotiva, ogni volta che faccio un concerto provo ansia sempre. Il palcoscenico dell’Ariston ti mette ansia perché ti presenti con una canzone nuova, hai solo tre minuti e se sbagli non puoi tornare indietro. Non è detto che tu possa cantare bene. Io non uso nulla, canto come una volta, neanche gli auricolari perché è come se fossi in sala di incisione ma io voglio sentire, captare il rumore del pubblico. Ho provato una grossa emozione, quel palcoscenico mette il terrore a tutti. Perché se stoni, stoni. Confesso una cosa che non ho detto a nessuno: l’altra sera ero al ‘Cantante mascherato’, ho cantato ‘Zingara’ assieme ad una maschera. La canto da 60 anni e ho sbagliato le parole in diretta. Sbagliare è anche umano, ma se sbagli la canzone nuova a Sanremo è la fine, vuol dire che hai buttato via tanto tempo, lavoro non solo tuo, ma di chi ha contribuito alla canzone. L’ultimo disco si chiama ‘Gargana’, che è una parola in dialetto. Da piccola cantavo sempre, dalla mattina alla sera. Mia madre e le sue amiche dicevano ‘Eh ma che gargana, che vociaccia quella bambina’. Nel senso di una che urla. Allora in omaggio alla mia mamma che ho adorato, ho chiamato questo disco ‘Gargana’. Contiene sei brani inediti che ritengo molto belli e sette cover. C’è un omaggio al grande Domenico Modugno, uno a Milva che per me è stata una grandissima interprete. C’è una canzone araba, una brasiliana che si chiama ‘Abandonada’. Ci ho messo l’anima, il cuore, è arrangiato molto bene da grandi arrangiatori. Sogni nel cassetto? Credo di aver fatto tutto ormai, ho anche portato in teatro la mia vita. Mia sorella mi dice sempre ‘Ti manca di andare ad affacciarti con il Papa – con tutto il rispetto – a San Pietro e poi hai fatto tutto’. Mi manca quello (ride). Sono appagata, sono felice, però non bisogna mai accontentarsi. È un consiglio che do a tutti: sognare sempre, cercare ed essere curiosi”.

Circa Redazione

Riprova

CHE DISASTRO DI FAMIGLIA – LA REGOLA DEL TOPO di N.L. White con la regia di Luca Ferrini in scena dal 12 al 24 novembre al Teatro de’ Servi-Roma

Approda al Teatro de’ Servi, dal 12 al 24 novembre, CHE DISASTRO DI FAMIGLIA- La …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com