L’artista spagnolo Joan Miró, nato il 20 aprile 1893 e morto il 25 dicembre 1983, è stato uno dei più importanti pittori del XX secolo e un pioniere del movimento d’avanguardia surrealista. Lo scrittore francese André Breton lo definisce “il più surrealista”. Le sue opere sono caratterizzate da forme organiche, colori vivaci e linee fluide. L’artista catalano ha spesso utilizzato immagini e simboli astratti per rappresentare il mondo naturale, creando opere che sembrano provenire da un mondo fantastico e onirico, distaccandosi completamente dalla pittura tradizionale, o meglio, “assassinandola”. E oltre alla pittura ha sperimentato anche la scultura, la ceramica e la litografia. Gli anniversari di nascita e morte, che cadono in questo 2023, sono un momento importante per ricordare il contributo che Mirò ha dato all’arte contemporanea; ecco perché molti musei e gallerie d’arte d’Europa hanno organizzato mostre e rassegne per celebrare la vita e l’opera di questo grande artista.
Il Museo Revoltella ospita nella città di Trieste, fino al 24 settembre, la mostra Omaggio a Miró, a cura di Achille Bonito Oliva e Vincenzo Sanfo. La mostra, che si avvale di prestiti prevenienti da importanti musei spagnoli e francesi, espone una ottantina di opere, non solo dipinti, ma sculture, ceramiche, acquerelli, disegni e ancora documenti, libri e opere grafiche. Il percorso espositivo, accompagnato da foto e video che vogliono raccontare la vita dell’artista catalano, intende ricalcare il particolare stile pittorico di Mirò. Va in scena invece fino al primo ottobre l’omaggio del Museo Archeologico Regionale di Aosta, con la mostra È quando sogno che vedo chiaro. Già dal titolo si può intuire l’argomento principale della mostra: Joan Miró è sempre stato fortemente influenzato dai suoi sogni, motivo per cui la sua arte è spesso associata al surrealismo. Egli credeva che i sogni avessero un potere speciale per rivelare verità nascoste e che i suoi dipinti fossero un modo per esplorarle ed esprimerle. L’arte di Miró presenta spesso forme astratte, simboli e figure che sembrano fluttuare nello spazio, testimonianza del potere dei sogni e del potenziale creativo della mente umana. Già terminata, invece, la mostra alla Galleria delle Arti a Roma, dal titolo Tracé sul l’eau, che ha esposto una serie di 14 acquarelli stampati ad acquaforte su onion skin paper du Marais in un’edizione limitata, pubblicata come libro d’artista da Miró nel 1963.