ROMA. Nei primi sette mesi del 2015 i nuovi contratti a tempo indeterminato nel settore privato sono stati 1.093.584, in aumento di 286.126 unità (+35,4%) rispetto allo stesso periodo del 2014. E’ quanto emerge dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps sui primi 7 mesi 2015, secondo cui le cessazioni di contratto a tempo indeterminato sono state 953.944, in aumento dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2014.
La variazione netta tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, pari rispettivamente a 3.298.361 e 2.592.233 – sottolinea l’Inps – è di 706.128 a fronte di un saldo di 470.604 dello stesso periodo del 2014. La crescita del lavoro a tempo indeterminato è legata chiaramente al taglio dei contributi previdenziali per un triennio previsto per i contratti a tempo indeterminato stipulati nel 2015 previsto dalla legge di stabilità.
“Il jobs act ha prodotto 286 mila stabilizzazioni dall’inizio del 2015. Più diritti e meno precariato, come promesso #Italiariparte”, così commenta Matteo Renzi su twitter i dati diffusi oggi sui posti di lavoro.
Riprova
Filippo Colonna scelto come CEO per il rilancio del Gruppo Ivas
Filippo Colonna è stato nominato CEO del Gruppo Ivas, assumendo la responsabilità di guidare l’azienda …