L’Aula del Senato ha dato il via libera definitivo alla delega sul lavoro, ormai conosciuta come Jobs Act, per la quale il governo ha chiesto il voto di fiducia. Hanno detto sì 166, no 112, 1 astenuto. Per Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, dal Parlamento arriva un testo migliorato: “Con l’ok definitivo al Jobs Act, il Parlamento ci consegna un testo significativamente cambiato e migliorato. Ora si dovrà procedere speditamente ai decreti attuativi, partendo da quelli per l’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti che vogliamo rendere operativo da gennaio”. Intanto a Roma si sono registrati momenti di tensione al corteo contro il Jobs act con cariche sui manifestanti. Secondo quanto si è appreso da fonti polizia, si è trattato di un “intervento di contenimento” dopo diversi tentativi da parte dei manifestanti di forzare i cordoni delle forze dell’ordine. La carica di alleggerimento è avvenuta su via delle Botteghe Oscure. Secondo gli organizzatori del corteo ci sarebbero almeno tre feriti fra i manifestanti. Si tratterebbe di due studenti di Napoli e di un precario. In piazza stamani anche molti studenti dei licei romani occupati. Al vaglio degli investigatori i video registrati dalla polizia scientifica e le immagini registrate dalle telecamere apposte sulle uniformi degli agenti del Reparto Mobile per identificare i protagonisti dei ‘disordini’ al corteo contro il Jobs Act a Roma. La Questura ha reso noto che prima dell’inizio del corteo, nella fase di affluenza dei manifestanti, sono stati fermati una decina di studenti provenienti dall’ università trovati in possesso di 30 petardi e 26 fumogeni. Uno degli identificati è stato denunciato. Durante il corteo i Carabinieri del Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato varie mazze di legno e due paletti dissuasori di sosta, in ghisa, che ignoti hanno sradicato in vicolo di Torre Argentina nel tentativo di forzare lo sbarramento messo in atto da personale della Guardia di Finanza per evitare che i manifestanti raggiungessero il Senato.