In occasione del suo intervento alla Plenaria in scena a Strasburgo, Jean-Claude Juncker ha parlato dello stato dell’Unione europea puntando il dito contro i nazionalismi che, ha detto il presidente della Commissione Ue, divide , detesta gli altri e cerca di distruggerli: ‘Diciamo sì al patriottismo, no al nazionalismo esagerato. Rispettiamo meglio l’Ue, non sporchiamo la sua immagine, cerchiamo di difenderne l’immagine, diciamo sì al patriottismo, no al nazionalismo esagerato che detesta gli altri e cerca di distruggerli. Ogni volta che l’Europa parla con una sola voce riesce ad imporsi agli altri, deve agire come un fronte compatto, e noi lo abbiamo dimostrato quando abbiamo difeso l’accordo di Parigi’, ha aggiunto il presidente della Commissione Ue facendo riferimento all’accordo sul clima.
In molti hanno visto nell’intervento di Juncker anche un monito al governo italiano, venuto alla ribalta per la sua politica dura per quanto riguarda la questione dei migranti.
‘Dobbiamo definire l’adesione dei paesi dei Balcani occidentali’, Juncker ha concluso il suo intervento facendo riferimento alla situazione dei paesi dei Balcani occidentali invitando i presenti a definire e risolvere la questione in tempi brevi: ‘Le sfide esterne si moltiplicano, non possiamo mollare la presa per costruire un’Europa più unita e più forte. Gli allargamenti per me restano successo, abbiamo conciliato geografia e storia, ma restano sforzi da fare. Dobbiamo definire in modo definitivo l’adesione dei paesi dei Balcani occidentali altrimenti gli altri si assumeranno compito di dare forma ai nostri vicini’.