Non si placano le proteste contro il film “blasfemo” sul profeta Maometto prodotto negli Usa. Le proteste si sono scatenate in forma lieve anche a Kabul, dove un gruppo di dimostranti per lo più giovani e adolescenti, è sceso in piazza per protestare in modo pacifico hanno poi dato alle fiamme bandiere americane e alcune auto e hanno cercato di attaccare edifici pubblici e sedi militari di Usa e Nato. Lo ha riferito il capo della polizia locale, Ayoub Salangi, secondo il quale la manifestazione si è svolta lungo la via che collega la capitale con Jalalabad. Quando la polizia è intervenuta, sono cominciati gli scontri e le sassaiole, ferendo almeno 50 agenti. Alcuni manifestanti armati hanno anche sparato colpi di pistola contro gli agenti, senza tuttavia fare vittime.
Tunisi: riapre ambasciata americana. Situazione più tranquilla a Tunisi, dove è stata riaperta l’ambasciata americana che tre giorni fa fu presa d’assalto da un gruppo di integralisti islamici. Lo ha annunciato lo stesso ambasciatore, Jacob Walles. Tempi molto più lunghi, invece, per la riapertura della scuola americana di L’Aouina, che oltre ai danni provocati dai salafiti, è stata anche saccheggiata di parte del materiale didattico. In merito all’accaduto, Walles ha detto che chi ha attaccato l’ambasciata fa parte di “una minoranza che vuole distruggere le relazioni tra Tunisia e America”.