Il contingente militare guidato dalla Russia ha completato il suo ritiro dal Kazakistan dopo l’intervento a seguito delle violenze senza precedenti che hanno scosso il Paese. Lo riferiscono le agenzie russe citando il capo della missione, Andrei Serdyukov. “L’operazione di mantenimento della pace condotta in conformità con la decisione del Consiglio di sicurezza collettivo (Csto) sul territorio della Repubblica del Kazakistan è stata completata”, ha annunciato Serdyukov.
Il ministro degli Esteri kazako Mukhtar Tleuberdi ha detto oggi che un colpo di Stato in Kazakistan è stato “evitato” grazie all’assistenza del Csto. Secondo Tleuberdi, l’ex presidente kazako Nursultan Nazarbayev e la sua stretta cerchia non sono stati coinvolti nei recenti disordini. Il diplomatico, tuttavia, ha osservato che un’indagine sugli sviluppi chiarirà pienamente cosa è successo nel Paese. Commentando il possibile sostegno della Cina, si legge su Euractiv, il ministro ha affermato che il supporto militare di Pechino contro i disordini nel Paese non aveva alcuna base legale e pertanto è stato considerato impossibile da realizzarsi. Ma la Cina era pronta ad aiutare, ha aggiunto.