Kobane, i curdi resistono all’Isis

Nella notte le milizie curde hanno respinto un assalto dei jihadisti dello Stato islamico (Isis) al centro di Kobane, la città siriana a maggioranza curda vicina al confine con la Turchia.  Dopo tre settimane di assedio l’Isis però è riuscito ad impadronirsi del quartier generale delle forze curde dell’Ypg nella città,  ed ha ormai il controllo del 40% dell’agglomerato dove era entrato lunedì scorso. Intensi scontri tra jihadisti e miliziani siriani anti-regime sono inoltre in corso a nord di Aleppo, metropoli in cui l’Isis cerca di penetrare da settimane. Fonti della difesa americana hanno definito “fragile la posizione dell’esercito iracheno nella regione” dove peraltro decine di raid condotti dagli Usa e dai loro alleati sono riusciti a impedire all’Isis la conquista della diga di Haditha. Fonti curdo-irachene avvertono che i jihadisti si stanno ammassando a sud e a nord di Kirkuk, capoluogo di un’area ricca di giacimenti di petrolio e per ora controllata dalle milizie curde. Intanto, i raid aerei della coalizione internazionale anti-Isis, guidata dagli Stati Uniti, non hanno risparmiato alcune postazioni jihadiste a ridosso di Kobane. Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), i jihadisti sono penetrati in città ed ora controllavano “più di un terzo” di Kobane. Fonti militari curde parlano di circa il 15-20 per cento di territorio ceduto all’Isis.  Le milizie curde che resistono  chiedono a gran voce l’invio dal lato turco di rinforzi di uomini e di armi.  In particolare, invocano l’invio di razzi anti-carro per fermare l’avanzata dei blindati dello Stato islamico, razziati durante le cavalcate estive nel nord dell’Iraq e nel nord-est siriano. Da quando l’Isis ha conquistato una settantina di villaggi attorno a Kobane, i profughi della regione sono in tutto 300.000. Di questi, circa 200.000 sono fuggiti in Turchia e gli altri nelle vicine e martoriate aree siriane. Gli scontri in Siria continuano anche a ovest di Kobane, ma tra due fronti diversi: miliziani anti-regime, appoggiati da qaedisti locali e stranieri, contro forze lealiste siriane, sostenute da jihadisti sciiti iracheni e da libanesi e da Pasdaran iraniani. Si combatte in queste ore a Handarat, a nord di Aleppo. Altri bombardamenti aerei si sono registrati oggi nella cintura attorno a Damasco, dove l’aviazione del regime del presidente Bashar al Assad ha centrato una folla in un mercato di frutta e verdura ad Arbin. I morti accertati, per lo più civili, sono 22  ed i feriti oltre cento. Altri uccisi si sono registrati nella regione meridionale di Daraa, ad Enkhil, e nei rioni orientali di Aleppo, dove con fatica i miliziani anti-regime resistono all’assedio congiunto dei lealisti e dell’Isis.

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