Gli esperti forensi hanno identificato ufficialmente ieri sera il corpo del giocatore di basket Kobe Bryant, tra i nove recuperati dai detriti dell’elicottero che si è schiantato tre giorni fa su una collina vicino Los Angeles. L’ex star Nba, 41 anni, è stata identificata dalle sue impronte digitali. Identificati anche due uomini e una donna: sono John Altobelli, 56 anni – allenatore di baseball morto nell’incidente con sua moglie Keri e la loro figlia Alyssa -, il pilota di elicotteri Ara Zobayan, 50 anni, e Sarah Chester, 45 anni. Gli inquirenti stanno ancora lavorando per identificare i cinque morti rimasti, tra cui la figlia di Kobe Bryant, Gianna, 13 anni, che era in elicottero con suo padre.
Kobe Bryant e sua moglie, Vanessa Laine, non viaggiavano mai insieme. Come se avvertissero l’urgenza di mantenere alto il livello di attenzione e protezione nei riguardi del loro nido, della famiglia che avevano costruito e che desiderano entrambi proteggere. Avevano stretto un patto, un accordo che, secondo quanto riferisce People, prevedeva di non viaggiare mai insieme in elicottero, il mezzo di trasferimento prediletto da Black Mamba per i suoi spostamenti.
Il patto tra Kobe Bryant e Vanessa
“Bryant e Vanessa avevano un patto: non volare mai insieme su un elicottero”, ha rivelato una fonte vicina alla famiglia e che intende rimanere anonima. Una scelta definitiva che ha risparmiato dalla tragedia, che ha causato la morte di Bryant, di sua figlia Gianna e altre sette persone, Vanessa e le altre tre figlie della coppia: Natalia, Bianka e Capri.
L’elicottero per gli spostamenti veloci
Kobe Bryantaveva deciso di spostarsi in elicottero per ottimizzare tempi ed evitare di trovarsi in difficoltà nel traffico di Los Angeles. Così ha iniziato a utilizzare sempre di più l’elicottero per raggiungere le zone dell’area attorno alla metropoli californiana e non saltare neanche una delle recite scolastiche delle sue figlie, a cui era legatissimo.
“Essere padre è la cosa di cui sono più orgoglioso in questo mondo ; è il mio più grande risultato”, ha detto. “Ho imparato così tanto, ma forse la cosa più profonda è stata l’amore feroce e incondizionato che hai per i tuoi figli quando diventi un genitore. Sono felice di aver avuto quell’esperienza quattro volte e non c’è niente di più potente in questo mondo”, ha dichiarato Kobe.
L’ultima, Capri, è nata appena qualche mese fa, a giugno del 2019 dopo quasi vent’anni di relazione dei suoi genitori. Una storia lunga, intensa e difficoltosa che ha segnato entrambi, quando esplose lo scandalo e Vanessa fu ferita e offesa: allora la separazione sembrò inevitabile, poi quel filo che li univa sempre e comunque li mantenne legati. Fino a domenica.
Il dramma di Vanessa Laine
Adesso tocca a Vanessa farsi carico della sua famiglia e fornire alle tre figlie superstiti delle risposte che non ha per sé.
A un amico, secondo quanto riporta People, ha confidato che tenterà di essere forte, per loro. Per non lasciarsi sopraffare dal dolore per la perdita di sua figlia Gianna, appena 13 anni, e del compagno di vita che – nel bene e nel male – l’ha accompagnata per vent’anni.
“E’ un momento estremamente difficile e devastante per Vanessa e tutta la famiglia”, ha detto una fonte anonima a People. “Non può finire una frase senza piangere. Ma sta lavorando molto duramente per metterlo insieme per le altre ragazze. Ora deve essere quella forte”.
Certo, non puoi mai essere preparato per questo. Nonostante i loro alti e bassi, [Vanessa e Kobe] erano anime gemelle. Pensava a lui come suo partner per la vita”. Ora, di fronte a un futuro difficile, Vanessa “è circondata da persone che la amano e amano Kobe. Ha un buon sistema di supporto. Fa affidamento sulla sua fede. Lei non è sola. Ma soffrirà per molto tempo”, ha spiegato la seconda fonte.
Lo schianto in elicottero: nove vittime
Kobe, 41 anni, e Gianna insieme ad altre sette persone – tra cui il pilota, i compagni di squadra di Gianna e i loro genitori – sono morti nell’incidente di domenica. Il gruppo stava andando a una partita di basket giovanile alla Mamba Academy di Bryant, stando a quanto ricostruito da CNN e Espn. Un momento che avrebbe dovuto essere solo di serenità.
“Una leggenda sul campo”: cosi’ Barack Obama, insieme all’ex first lady americana Michelle, piange Kobe Bryant, e afferma di avere il cuore spezzato come genitore anche per la morte della figlia di Kobe, Gianna, di 13 anni.
“Sono sconvolto, Kobe per me era un mito”: Danilo Gallinari, campione di basket italiano da anni tra i giganti della Nba (in questa stagione gioca con gli Okhlahoma Thunders), contattato dall’ANSA riesce appena a comunicare il suo dolore per la morte di una leggenda dello sport mondiale come Bryant. “Sono esterrefatto – conclude – non me la sento di dire altro”.
“Mio eroe, non puo’ essere vero..”: e’ il grido di dolore di Marco Belinelli, giocatore Nba nei San Antonio Spurs, che twitta un commento secco alla notizia della morte di Kobe Bryant, in un incidente di elicottero.
“Riposa in pace, grande campione in campo e fuori”: anche Francesco Totti ricorda Kobe Bryant, la star Nba scomparsa in un incidente di elicottero. L’ex capitano della Roma posta sul suo profilo una foto con Bryant, col quale alcuni anni fa ebbe modo di far conoscenza e scambio di maglie. “Onorato di averti conosciuto”.
“Io…non ci voglio credere…ditemi che non è vero!! Che non può finire tutto così”. #kobebryant RIP. Con questo post su Instagram, la fuoriclasse del nuoto Federica Pellegrini ha voluto ricordare la superstar del basket scomparso oggi, che aveva ‘incrociato’ in due Olimpiadi.
“Non abbiamo parole per esprimere quanto siamo scioccati nel sentire la tragica scomparsa di uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi e il tifoso rossonero, Kobe Bryant. Tutti i nostri pensieri sono con le famiglie delle persone colpite da questo tragico incidente. Ci mancherai per sempre, Kobe”. Lo scrive, su Twitter, il Milan, postando un’immagine di Kobe Bryant con una maglia rossonera. Bryant, durante la visita a Milanello nel 2013, aveva detto di “portare il Milan sempre nel cuore”.
”Il mio più grande idolo sportivo. La tua etica lavorativa e la tua mentalità mi hanno ispirato tanto da capire cosa ci voleva per essere professionista. Ti stavi godendo un nuovo capitolo della tua vita e lasciarci così è devastante. Ti voglio bene. You GOAT (Great of all times ndr)”: così Romelu Lukaku commenta su Instagram la morte di Kobe Bryant. Parole accompagnate da un primo piano in bianco e nero dell’atleta vittima di un incidente in elicottero.
Anche il presidente Usa, Donald Trump, twitta: “Una terribile notizia!”, commentando la morte di Bryant.
“Non riesco ancora a crederci”: e’ il messaggio di dolore e stupore postato da Usain Bolt, recordman dei 100 e dei 200, alla notizia della morte di Kobe Bryant. Il giamaicano posta su twitter una foto di un abbraccio a Bryant in pista a Londra 2012, con gli emoticon della preghiera in memoria dell’asso Nba.
Anche la Fiorentina ha voluto unirsi al cordoglio: “Riposa in pace Kobe Bryant, i nostri pensieri alla famiglia in questi momenti difficili”. Messaggio commosso pure da parte di Franck Ribery corredato da un’immagine del campione di basket cresciuto da giovane in Toscana, a Pistoia.