Kurz avverte Roma. “Italia una seconda Grecia, Austria non pagherà i suoi debiti”

Arriva la prima tegola dall’Europa poco dopo il discorso di Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati per avere la fiducia al suo nuovo governo. Sono parole durissime che si scontrano con la richiesta del presidente della repubblica, Sergio Mattarella, e con le aperture di Ursula von der Leyen e Christine Lagarde. Il nuovo corso dell’Ue indicato dalle ‘donne di ferro’ della nuova vecchia Europa mirante ad una nuova stagione di politiche economiche e fiscali più mirate alla crescita e meno al rigore così come la richiesta italiana di avere un portafoglio economico di peso non sono piaciute ai falchi del rigore europeo. A tuonare contro Roma, via tweet, è l’ex cancelliere austriaco e oggi leader del partito di maggioranza a Vienna, Sebastian Kurz. “Non siamo disposti a pagare i debiti dell’Italia”. Poche parole per mettere in chiaro una faccenda molto seria proprio nelle ore in cui a Bruxelles si stanno chiudendo le ultime trattative per comporre la nuova squadra della Commissione europea della Von der Leyen. Oltre l’Austria anche Olanda, Finlandia e i Paesi di Visegrad, starebbero mettendo i bastoni fra le ruote alle mire dell’Italia per avere un portafoglio economico. La paura di questi Paesi rigoristi è che il nuovo esecutivo gialloverde possa spostare gli equilibri Ue promuovendo sia una revisione del Patto di stabilità sia una riforma dell’Eurozona in chiave anti austerity.

Kurz non usa mezze parole per lanciare avvertimenti. “Un alleggerimento delle regole di Maastricht, come richiesto attualmente dall’Italia, lo rifiutiamo nettamente. L’Italia non deve diventare una seconda Grecia. E comunque non siamo disposti a pagare i debiti dell’Italia”. Il leader del Partito popolare ed ex cancelliere, scrive. “L’attuale dibattito dimostra ancora una volta la necessità di un nuovo trattato Ue con sanzioni per chi violi le sue regole. Il mancato rispetto delle regole sul debito deve portare automaticamente a delle sanzioni”. Ovvero il contrario da quanto chiesto dall’Italia, anche per voce del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Kurz criticando l’Italia vuole massimizzare il successo politico dei Popolari e dei rigoristi e, allo stesso tempo, ridurre il peso degli Stati del Sud. Infatti si sta spingendo per affidare alla rigorista Finlandia il portafoglio agli Affari economici. Vienna, invece, chiederebbe gli Affari Interni per gestire la questione migranti per tenere sotto scacco quei Paesi, che alle prese con questo problema, possano chiudere delle norme anti austerity.

 

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