Kyushu, l’isola dove scoprire la cultura onsen giapponese

Nel settore del wellness, grande importanza rivestono le mete turistiche caratterizzate da stabilimenti termali e sorgenti d’acqua curativa: anche in Giappone ci sono molte destinazioni dove immergersi nella cultura “onsen”, termine con il quale viene designata proprio la stazione termale, che sia essa all’aperto o al coperto, pubblica o gestita privatamente. In questi luoghi ci si può rilassare completamente, sfruttando i benefici delle acque calde e della stessa atmosfera intima. Per vivere questa esperienza, l’ideale è dirigersi verso l’isola di Kyushu. Andiamo alla scoperta di questo posto meraviglioso.

L’isola di Kyushu, tra terme e paesaggi lussureggianti

Caratterizzata da un clima subtropicale, l’isola di Kyushu vanta panorami davvero incantevoli: è la terza per grandezza tra quelle che formano l’arcipelago giapponese, situata a sud-ovest rispetto all’isola principale di Honsu. Il suo paesaggio è prevalentemente montuoso, ed è qui che sorge il vulcano attivo più alto del Paese. Si tratta del Monte Aso, responsabile dei movimenti tettonici che danno vita alle numerose sorgenti termali di cui Kyushu è così ricca. Ma non solo: le eruzioni e le colate laviche hanno anche modellato le sue coste frastagliate, lungo le quali spuntano tantissimi isolotti rocciosi, e creato un microclima dove gli agrumeti hanno trovato il loro habitat.

Ma torniamo alle terme e alla cultura onsen. Uno dei centri principali del Paese è la città di Yufuin, situata nella prefettura di Oita. Qui si trovano le sorgenti più calde del Giappone intero, cosa che ha reso la meta un’attrazione molto popolare per i turisti alla ricerca di un’esperienza wellness. Il centro abitato si trova lungo il bacino di un fiume, circondato dalle montagne e da vaste campagne, dove a prevalere sono le risaie. Ecco perché le mattine invernali sono caratterizzate da una leggera nebbiolina che sembra sgorgare dalla terra, offrendo un panorama quasi magico.

Diversi ryokan tradizionali, ovvero locande tipiche del periodo Edo (tra il ‘600 e l’800) che sono rimaste ancora immutate nel tempo, si alternano ad hotel ben più moderni e lussuosi, per soddisfare davvero ogni esigenza. Ma le vere protagoniste sono le acque termali, che sembrano avere importanti proprietà curative. Sono da sempre impiegate per combattere nevralgie, artriti e dolori muscolari, ma anche problemi gastrointestinali e disturbi della pelle. Alcune sorgenti offrono anche acqua da bere, per trattare patologie come il diabete, l’obesità e il rallentamento del transito intestinale.

Cosa vedere sull’isola di Kyushu

Oltre a Yufuin, c’è un’altra località turistica molto conosciuta per i suoi bagni termali. Si tratta di Beppu, il cui territorio è costellato di sorgenti d’acqua calda che, in alcuni casi, vengono persino ritenute sacre. In totale, si stima che qui scorrano più di 70mila metri cubi d’acqua al giorno: non sorprende che i turisti vi si rechino per trarne beneficio. Ma lasciamo da parte gli onsen e immergiamoci nelle altre bellezze di questa regione. Per chi ama la natura incontaminata, uno dei luoghi più suggestivi è la Gola di Takachiho: uno stretto passaggio tra rocce vertiginose e ricoperte di muschi, scavato dal fiume e da splendide cascate.

È invece nella città di Usuki che si può ammirare una bellissima collezione di Buddha in pietra vulcanica, probabilmente scolpiti nel XII secolo (per ragioni che rappresentano ancora un mistero). Alcuni di essi sono considerati tesoro nazionale del Giappone. Sempre ad Usuki, ci si può tuffare nell’atmosfera dei samurai lungo la Nioza Historical Road, dove si trovano numerosi templi antichi e due residenze nobiliari da visitare. Infine, un’ultima tappa non può che essere Nagasaki, che fu teatro del secondo bombardamento atomico, un evento che ha lasciato segni drammatici sul territorio.

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