“La legge elettorale, quale che sia, deve consentire in primo luogo all’elettore di scegliere il premier, la coalizione, il programma. Il resto è materia di confronto. Senza negare i difetti di ogni sistema. Ci siamo dimenticati i candidati designati in collegi uninominali ‘sicuri’ senza alcun rapporto con il territorio? Di Pietro che c’entrava con il Mugello e così tanti altri in tanti luoghi designati da ogni schieramento? Avendo raccolto moltissime preferenze le reputo una ipotesi utile. Ma al primo scandalo qualcuno crede che sarebbe difficile raccogliere non uno ma due milioni di firme contro il voto di scambio, i costi della caccia alla preferenza, la lotta tra candidati della stessa lista che prevale sul confronto con gli avversari sui programmi? La verità è che non esiste il sistema perfetto. E che il Pdl non consentirà di fare passi indietro sulla scelta di premier e governo. Anzi. Apriamo subito il confronto sul presidenzialismo”, ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. “Le elezioni politiche devono servire a scegliere il governo. Non a dar luogo a centinaia di ridicoli duelli di quartiere e di paese su semafori e temi ultralocali in minicollegi dove di tutto si parlerebbe tranne che del futuro dell’Italia. Insomma – conclude il senatore Gasparri – scendiamo dalle nuvole e parliamo di fatti reali per far scegliere davvero ai cittadini. Che vogliono dire la loro sui governi oltre che sulle persone”.
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