Legge di stabilità, elezioni americane e soprattutto legge elettorale italiana. Il presidente del consiglio, Mario Monti, in conferenza stampa a margine del vertice di Asem di Vientiane lancia dei messaggi chiari al mondo politico ed economico.
L. Elettorale: Non auspicabile intervento del Governo. Il governo potrebbe intervenire per modificare la legge elettorale, ma è auspicabile che siano i partiti a cambiare l'attuale sistema di voto. Tecnicamente è possibile, attraverso un decreto, eliminare il Porcellum ma Mario Monti vorrebbe starne fuori. In conferenza stampa a margine del vertice Asem di Vientiane, il presidente del consiglio si rammarica del fatto che i partiti non siano ancora riusciti a tradurre gli “stimoli” del presidente della Repubblica in una nuova legge elettorale.
Elezioni Usa: attenzione alla finanza pubblica. “Chiunque vinca, l’importante è mantenere alta l’attenzione sui temi della finanza pubblica americana”. E’ quanto dichiarato dal premier Mario Monti, parlando dell’election day americano per la scelta del nuovo inquilino alla Casa Bianca. “Nonostante il dollaro continui ad essere una moneta di riserva e vi sia una propensione nei portafogli internazionali pubblici e privati a tenere grandi quantità di debito pubblico, questo non significa che non possano determinarsi, con una certa rapidità, mutazioni di composizione negli stessi portafogli”, ha ribadito il presidente del Consiglio italiano.
Crisi: Non concordo con la Merkel. Il presidente del consiglio per una volta non è d’accordo con Angela Merkel. Mario Monti non sottoscrive la previsione del cancelliere tedesco sulla durata della crisi per ancora 5 anni. “Nel senso che la crisi è stata così profonda e ha determinato aggiustamenti tali che non si possa ritenere di uscirne molto rapidamente”. Non si sbilancia, non vuole fare previsioni su date certe e bacchetta Berlino quando precisa che “forse io non ho gli strumenti di previsione ai quali può aver fatto ricorso la cancelliera o i suoi consiglieri”.
L.Stabilità. Pieno accordo con Grilli. “La legge di stabilità è in buone mani: è stata seguita nella navigazione parlamentare, come é giusto che sia, dal ministro dell'Economia e Finanze Vittorio Grilli, in piena e frequente consultazione e in pieno consenso con me”. Il presidente del Consiglio ha inoltre precisato di non ritenere necessario un incontro con i leader della maggioranza per mettere un punto alle modifiche della legge di stabilità.