Dopo la caduta del muro di Berlino e la frantumazione della Cortina di Ferro che aveva diviso il mondo per oltre quarant’ anni e aveva fatto del Vecchio Continente il centro del potere e della politica internazionale, quel centro ha preso a spostarsi velocemente senza che gli europei se ne accorgessero. Hanno continuato a pensare di essere il centro del mondo. Il risultato ad oggi sono le numerose crisi che incombono sull’ Ue. L’ errore più grave che è stato commesso è aver pensato che il modello europeo fosse destinato a conquistare il mondo. D’ altra parte, più l’UE si allargava, più il suo sistema di welfare attraeva. L’ illusione è stata quella di credere che il resto del mondo ci avrebbe imitati. Nel frattempo i nazionalismi crescevano e si alimentavano di dottrina anti europea, ma è stato tutto sottovalutato e stimato. A questo si aggiunga il nuovo corso ultra autoritario del Presidente cinese Xi Jinping , l’invasione dell’Ucraina, la crisi mediorientale. L’ascesa al potere di Donald Trump nel 2016, ha donato linfa vitale ai sovranismi e ai nazionalismi interni ed esterni all’ UE, la democrazia ha cominciato ad arretrare e le autocrazie a crescere. Oggi siamo difronte ad un Europa attonita e spaesata che si trova impreparata ad affrontare i rischi crescenti creati dal caos globale. Quello che occorre alla società europea, oggi, è un rapido ritorno alla realtà. Le illusioni e i sogni sono finiti. L’ Ucraina ha avuto il via libera dal Regno Unito di usare armi per colpire la Russia e forse anche Francia e Germania potrebbero allinearsi. Se il cullarsi nell’ illusione che il modello europeo potesse essere esportato ed imitato, ha fatto perdere di vista , quello che oggi manca, la creazione di una difesa unica e a questo si sommano non pochi disastri fatti in campo economico. L’ Europa non ha saputo creare i presupposti adatti ad una crescita economica tale, da poter competere con i grandi colossi mondiali: USA, Cina e India. Arranca nella capacità di innovare, cioè di creare condizioni di mercato tali, attraverso scoperte e nuove pratiche, da alimentare la crescita. Il modello europeo, va difeso e forse anche proposto, ma occorre tornare alla realtà della storia e dell’ economia. Occorre ricominciare a guardare al di fuori dei propri confini per cercare di interpretare il mondo e con esso le minacce che possono incombere. Non siamo al centro del mondo e l’ accordo sulla nomina di Fitto e della Ribera non cambia la realtà.
Andrea Viscardi