L. Stabilità, Squinzi: “Italia verso il baratro, politica abbia coraggio”

“Le risorse si potevano trovare”, ma “nella legge di Stabilità non c’è nessuna mossa in questa direzione”. E’ l’accusa lanciata dal leader di Confindustria Giorgio Squinzi, nel corso del convegno con i giovani industriali. Per Squinzi la colpa è dei politici “ che non hanno avuto il coraggio di affrontare alcuni nodi”, di mettere in atto una seria spending review”.  Ed in merito al  messaggio lanciato ieri  eri dal Capo dello Stato, ha aggiunto: “Penso più che a noi si rivolgesse alla politica, che non ha avuto il coraggio di affrontare alcuni nodi del nostro Paese”. “In modo particolare vorrei dire che le risorse si potevano trovare”, spiega: “Nella legge di stabilità non c’è alcuna mossa in questa direzione”.

Mentre, “intervenendo con una spending review seria sulla pubblica amministrazione che spende 850 miliardi l’anno, e come abbiamo fatto in tutte le nostre imprese, in questi tempi difficili, credo che programmare un taglio dell’2% o 3% dei costi fosse assolutamente possibile e avrebbe voluto dire recuperare risorse per 20-25 miliardi”. “Certo – aggiunge – abbiamo bisogno di un Governo autorevole e affidabile che al limite possa andare anche in Europa a rinegoziare il fiscal compact. Credo che questo sia molto importante”.

“Quando ci sentiremo gli spiegheremo le nostre ragioni che lui del resto ha sempre compreso. Certo mi rendo conto che c’è un problema di mancanza di risorse, ma ripeto che si possono trovare”, dice del confronto con il premier Enrico Letta, sulla Legge di Stabilità, Squinzi.

“La classe politica”, avverte il leader degli industriali, Giorgio Squinzi, “deve avere più coraggio – insiste – per modificare uno status quo dal quale se il Paese non esce si avvia inevitabilmente verso il baratro”. “Non solo il Mezzogiorno, tutto il Paese è a rischio deindustrializzazione”, avverte da Napoli il leader di Confindustria. Che ricorda le proposte che l’associazione degli industriali “ha fatto già fin dal mese di gennaio: delle proposte molto serie in questa direzione, e ora ci auguriamo – dice Squinzi – che queste nostre proposte diventino la base per una azioni incisiva da parte del governo”. Squinzi, a margine del convegno degli under-40 di Confindustria a Napoli, ribadisce che nel Paese “dobbiamo assolutamente ritrovare la crescita che può venire solo dalle imprese, in particolare quelle manifatturiere che possono creare lavoro. Il nostro grande problema è questo – avverte il presidente di Confindustria -: 3 milioni e 100mila disoccupati in Italia, con il 40% di disoccupazione giovanile, rappresentano una situazione che non possiamo sostenere per molto tempo”.

Il messaggio lanciato ieri dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nella videointervista trasmessa al convegno dei giovani imprenditori “e’ la solita iniezione di saggezza che arriva dal presidente della Repubblica”, commenta il leader di Confindustria. “Ho letto e riletto questo passaggio, e credo che l’appello del presidente”, ed in particolare quando ha parlato di coraggio, “fosse diretto più alla classe politica che non a noi”. “Ho letto e riletto quel passaggio, un appello ad avere più coraggio che forse mi sembra più diretto alla classe politica che non a noi”, dice Squinzi, dal convegno dei Giovani di Confindustria: “Perché – aggiunge – noi riteniamo che fare determinate cose, spingere in una certa direzione serva a far ritrovare crescita di questo Paese”.

“La manovra va migliorata in Parlamento. Tutti vorremmo abbassare la pressione fiscale ma con i parametri e con le condizioni finanziarie che ci sono è già tanto che non ci siano altre tasse”: cosi’ il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini al convegno di Iniziativa Subalpina. “Il problema Monti-Casini non esiste. Esiste il problema – ha aggiunto- di come si sostiene il governo e io mi sto muovendo come con il governo Monti. Siamo a metà del guado, le polemiche non contano nulla, dobbiamo andare avanti”.

Bray, credo avremo incremento Fus – ”Credo che riusciremo ad avere un incremento del Fus”: il ministro dei Beni culturali Massimo Bray lo ha annunciato parlando a un incontro sulla legge Cultura alla Fondazione Cariplo di Milano. Della questione del Fus si dovrebbe parlare nel prossimo Consiglio dei ministri. ”Sono ottimista – ha concluso parlando dell’aumento – che ci sarà”.

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