Nell’Italia che vara il super green pass per ridurre i contagi e tenere a bada la curva epidemica, che non ha ancora toccato il picco ma che potrebbe arrivare presto, a ridosso del Natale, succede che ci siano certe anomalie che il governo Draghi è chiamato a risolvere.
Il picco di questa ondata pandemica, la quinta in Italia, non quarta come leggiamo ovunque, potrebbe arrivare proprio per le feste di Natale. Ne è convinto tra gli altri Roberto Battiston, noto astrofisico e direttore dell’Osservatorio epidemiologico sul Covid all’Università di Trento, che a metà novembre aveva spiegato in una intervista a Repubblica che “ogni settimana aggiungiamo un paio di migliaia di casi alla media giornaliera”. Di questo passo arriveremo a 20-30mila a Natale, questa la sua previsione.
La buona notizia è che la situazione nel nostro Paese in questo momento inizia a mostrare i primi segni di una possibile stabilizzazione. Non significa certo che il Covid non ci sia più o che sia in ritirata, ma che potremmo essere vicini a “scavallare” la curva. Ricordiamo infatti che i numeri che vediamo oggi sono frutto di contagi avvenuti almeno 2 settimane fa. Ciò che conta comunque, oggi, è che gli ospedali restano gestibili.
Sarà un Natale decisamente migliore, perché la pressione sulle strutture ospedaliere ad oggi è ancora accettabile, anche se sono in aumento ricoveri e terapie intensive in almeno 6 Regioni, come ampiamente atteso. Nulla neanche vagamente a che vedere con quanto accadeva un anno fa.
Il merito? Il dato è chiaro: questa situazione è figlia dei vaccini. Ma non possiamo dirci al sicuro proprio finché più persone possibili non avranno ricevuto anche la terza dose.
Cosa succede ai positivi col green pass
Intanto, mentre torna a pieno ritmo la campagna vaccinale per le dosi booster (qui chi deve prenotare la terza dose e chi no e come fare in ogni Regione), succede che chi ha il green pass ma risulti positivo al Covid per successiva infezione può circolare senza problemi, entrare nei locali e fare una vita normale, rischiando di contagiare gli altri, perché la sua certificazione continua a rimanere valida.
Proprio per sanare questa strana, e pericolosa, anomalia, il Ministero della Salute ha fatto sapere che a giorni arriverà un intervento del ministro Roberto Speranza per revocare temporaneamente il certificato verde a chi risulta positivo al Covid. La legge italiana già prevede pesanti sanzioni per chi, positivo, non rispetti l’isolamento, ma evidentemente non basta e si moltiplicano i casi di persone pizzicate in giro con green pass valido ma positive al tampone.
È pur vero, tuttavia, che il problema andrebbe però affrontato a livello europeo, fronte su cui il Ministero starebbe lavorando. Arrivare a un sistema di revoca a livello Ue permetterebbe di avere una uguale regolamentazione di blocco del certificato anche negli altri Paesi se usato in modo scorretto.