“Noi abbiamo la sensazione che i dossier si moltiplichino e che non si decida sui singoli capitoli”. Queste le parole, polemiche, della Camusso, nel giorno in cui si vota per la prima volta la fiducia all’esecutivo di larghe intese sul decreto per le emergenze. Il segretario generale della Cgil critica duramente l’azione del governo guidato dal premier Letta e incalza: “Troppi annunci e poche decisioni” e aggiunge: “Penso che ci sia un motivo, e cioè che il Governo precedente ha lanciato un infinito numero di compiti”, e la dimostrazione è data dal dibattito Imu-Iva, che “continua a stare dentro gli echi della campagna elettorale più che tirar fuori il Paese”. “Il tema non è quali forme di flessibilità, ma quali investimenti”, ha detto ancora la Camusso, sottolineando che sugli incentivi “c’è un rischio di difetto di efficacia se si fa solo quello”. “Non abbiamo nessuna illusione che sia questo da solo il provvedimento che può determinare un’effettiva ripresa”. “Il Governo deve investire e guardare molto al territorio”. “Si parla molto di lavoro perchè se n’è parlato troppo poco negli anni scorsi”, ha dichiarato ancora il segretario Cgil, sostenendo che “negli anni passati ci si era rassegnati alla disoccupazione”. “Se non si riparte dal lavoro non c’è una nuova stagione di sviluppo e crescita per il Paese – ha aggiunto – e bisogna lavorare sul terreno della domanda”. “Il governo – ha concluso – deve investire in opere e guardare molto al territorio. C’è un ischio di inefficacia se si fanno solo gli incentivi, questo da solo non può determinare la creazione di lavoro e la crescita, per questo servono investimenti”.
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