SARA MARINI VINCE LA QUINDICESIMA EDIZIONE DEL PREMIO BOTTEGHE D’AUTORE
Ai siciliani Vorianova il Premio per il migliore arrangiamento per “A tia can un ci cridi”, mentre il Premio per il migliore testo va alla ligure Nove con “Numeri pari”.
Un ulteriore riconoscimento da parte dell’etichetta Isola Tobia Label è andato al romano Daniel Mendoza.
La XV edizione del Premio/festival Botteghe d’Autore, organizzato dall’omonima associazione culturale e rivolto ai nuovi talenti e alla canzone d’autore, si è svolta ad Albanella (SA) lo scorso 11 agosto.
Il Premio è stato vinto da Sara Marini, cantante interprete umbro sarda, appassionata ricercatrice e studiosa delle tradizioni italiane e del mondo, il cui ultimo progetto discografico “Torrendeadomo – Ritorno a casa” è stato anche finalista alle Targhe Tenco 2020 nella categoria miglior “Album in dialetto”.
Al suo palmares si aggiungono i due premi ricevuti ad Albanella.
Subito dopo le esibizioni dei finalisti, l’incontro con Laura Rizzo, intervistata dalla presentatrice della serata Melissa Di Matteo, ha fatto scoprire la genesi de “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli, raccontando aneddoti esclusivi della sua intervista fatta al cantautore a 60 anni dalla nascita del brano.
Gli altri finalisti erano Chiara Effe da Firenze, Davide Campisi da Enna, Jamila da Scandicci, Le Canzoni Giuste da Pescara, Ottica Silurato Project da Olgiate Comasco, mentre Chiarablue e Chiara White per motivi diversi non sono riuscite a partecipare.
A chiudere la manifestazione l’atteso concerto di Avincola che esordisce emozionato ringraziando Botteghe d’Autore, poiché proprio lui vinse il Premio per la miglior canzone e il miglior arrangiamento nel 2010, prendendo consapevolezza delle proprie capacità che lo hanno portato, dopo una lunga gavetta, a Sanremo giovani nel marzo scorso. Grande sorpresa durante il concerto è stata la presenza di Giorgieness, che con “Limone”, ha duettato insieme ad Avincola, il quale ha lasciato spazio del suo concerto per due brani della stessa cantautrice dimostrando grande sinergia e affetto.
Nota finale. Nel pomeriggio della manifestazione si sono sfiorati i 40° gradi e per questo va un plauso a parte ai tecnici che hanno lavorato tutto il giorno in condizioni estreme, come ha sottolineato il direttore artistico Ivan Rufo durante la premiazione.