Due progetti diversi. Due filosofie diverse. Entrambi innovativi, affascinanti e futuristici in maniera diversa e con differenti peculiarità. Nel giorno della presentazione ufficiale dei due rendering finalisti al Politecnico di Milano in Bovisa, i rappresentanti delle due società in corsa, Manica-Sportium e Popolous, hanno spiegato i rispettivi progetti elencando le novità e i punti di forza.
Il progetto di Manica-Sportium. L’impianto presenta una struttura sorretta da due anelli che si incrociano e una facciata che cambia colore in base alla squadra che gioca. L’area esterna di San Siro sarebbe completamente rivisitata con 10 ettari di area verde al cui interno verrebbe mantenuto il prato dell’attuale San Siro sopra la nuova area commerciale a disposizione dei cittadini e tre torri dedicate ad attività collaterali.
David Manica. “Il nostro progetto si basa su due anelli che si intersecano. Abbiamo immaginato lo stadio in un parco, sarà un nuovo quartiere. Ci saranno 10 ettari di giardino. Manterremo il prato di San Siro nella zona commerciale. Ci sarà una zona poi anche eventuali eventi. Per quanto riguarda l’interno, gli spalti sono ancora più verticali e i seggiolini più vicino al campo rispetto ad ora. Ci saranno più posti vicino al campo. Lo stadio cambierà colore a seconda se giocherà il Milan o l’Inter. Ci sono due anelli, e ognuno rappresenta le due squadre. Sulla facciata ci sono delle foto di persone. E’ uno stadio per la gente”.
Il progetto di Popolous. Una struttura che ricorda l’immagine del Duomo di Milano, simbolo della città, e della Galleria Vittorio Emanuele. Il terreno di gioco è ribassato rispetto a quello attuale in modo da abbassare la struttura e l’impatto visivo sulla città. Ci sarà anche un museo di Inter e Milan che sorgerebbe esattamente sul dischetto di centrocampo dell’attuale impianto di San Siro. Tanto verde e tanto di galleria commerciale da vivere ogni giorno.
Christopher Lee. “Lavoro da sempre sugli stadi di calcio, ho progettato per esempio il nuovo stadio Emirates dell’Arsenal e progettare quello di Milano sarebbe un onore enorme. Il nostro progetto è ispirato a Milano e per Milano. Ci siamo ispirati al Duomo e alla Galleria. Il nuovo stadio deve diventare un’icona come lo è adesso San Siro. Vogliamo uno stadio per tutti. Abbiamo riprodotto una galleria che ricorda la Galleria in centro a Milano. Qui la gente avrà la possibilità di passare tanto tempo insieme. Verrà creato un nuovo quartiere, ci sarà un grande parco aperto a tutti, ci sarà una piazza. Il campo sarà interrato, abbiamo lavorato con ingegneri acustici perchè adesso c’è troppo rumore all’esterno quando ci sono partite e concerti. Tutti potranno godere di queste strutture. Abbiamo progettato un museo dove c’è l’attuale stadio. Per noi è fondamentale la sostenibilità e questo sarà lo stadio più sostenibile al mondo. Vogliamo creare un edificio autentico: sarà rosso quando giocherà il Milan e blu quando giocherà l’Inter. All’interno, l’impianto sarà come un catino, stiamo pensando ad uno stadio di circa 65 mila posti. Deve essere come un teatro, bisogna sentire tutto, come i cori, alla perfezione. Gli spalti saranno più vicini al campo di circa 10 metri rispetto ad ora. I tifosi saranno vicinissimi al campo. Sarà uno stadio riconoscibile, sarà fatto per Milano, non si vedrà da nessun’altra parte. Chi lo vedrà, lo associerà subito alla città di Milano”