La città che sarà Capitale verde d’Europa nel 2024

Il riconoscimento a Capitale Verde Europea 2024, con cui la Commissione Europea premia le città con più di centomila abitanti che hanno realizzato progetti per ridurre il loro impatto ambientale e migliorare la qualità della vita dei residenti e visitatori, è andato a Valencia che, in questo modo, si conferma ancora una volta attenta al tema della sostenibilità.

L’annuncio è avvenuto a Grenoble, l’attuale Capitale Verde Europea, dove i rappresentanti di Valencia hanno difeso la loro candidatura strettamente legata ai valori ambientali: la città, infatti, è impegnata a diventare climaticamente neutra e intelligente entro il 2030, ha creato e tutelato spazi verdi come il Parco Naturale dell’Albufera, la huerta periurbana e i Giardini del Turia, e rivolge l’attenzione a iniziative di mobilità sostenibile, di buona gestione dei rifiuti urbani e di recupero di spazi pubblici come la Plaza del Ajuntamiento e la Plaza de la Reina, soltanto per citarne alcuni.

Il premio a Valencia come Capitale Verde Europea 2024

La nomina di Valencia a Capitale Verde Europea 2024, premio dal valore di 600.000 euro, dimostra che la città ha superato un esame sulla sostenibilità molto approfondito, incentrato sulla valutazione di 12 indicatori quali: aria, rumore, rifiuti, acqua, natura e biodiversità, usi del suolo, eco-innovazione, mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, mobilità, efficienza energetica e governance.

È la prima volta che Valencia si candida a Capitale Verde Europea, titolo che, finora, era andato a una sola città spagnola, Vitoria nel 2012, ma vanta già importanti riconoscimenti sulla sostenibilità come il titolo di ‘Capitale europea del turismo intelligente 2022’ e di “Capitale dell’alimentazione sostenibile nel 2017”.

Inoltre, è stata pioniera nel misurare e compensare l’impronta di carbonio e acqua del turismo ed è una delle cento città selezionate dall’Unione Europea per il progetto Cities Mission, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.

Una città pionieristica tra aree verdi, spazi pedonali e mobilità sostenibile

Negli ultimi anni, Valencia si è impegnata al massimo per diventare una città sostenibile.

Suo vanto sono, ad esempio, le ampie aree verdi, autentici tesori come il Giardino del Turia, l’antico alveo del fiume che, dal momento dell’inaugurazione nel 1986, si è trasformato e adattato alla città e agli abitanti e al loro modo di vivere: con oltre 120 ettari di superficie e 12 chilometri di lunghezza, è il parco urbano più lungo d’Europa.

Altre aree come il Parco Naturale dell’Albufera, il Parco Naturale del Turia, il frutteto periurbano e il Mar Mediterraneo, sono il principale gruppo di aree verdi e naturali della città di Valencia e dei suoi dintorni.

Nell’ambito della Strategia Urbana 2030, che mira a fare di Valencia una delle prime città a emissioni zero in Europa, rientra poi la pedonalizzazione del centro e delle zone più importanti: La Plaza de la Reina, inaugurata di recente, così come le strade che circondano il Mercato Centrale, o prossimamente la Piazza del Municipio, libereranno il centro dal traffico per trasformare Valencia in una città a misura dei pedoni.

Ricordiamo poi che le strade della città spagnola dispongono di una rete di oltre 160 chilometri di piste ciclabili che contribuiscono a ridurre le emissioni.

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