La cittadella stellare di IF/INVASIONI (dal) FUTURO, DARK AGES con lacasadargilla al Teatro India | 28 agosto – 3 settembre

Dopo nove anni di lavoro stratificato nella città di Roma, torna al Teatro India dal 28 agosto al 3 settembre IF/INVASIONI (dal) FUTURO_DARK AGES progetto multidisciplinare che lacasadargilla dedica alle scritture e ai temi sempre più contemporanei della fantascienza.

In questa nuova edizione, IF_DARK AGES opera un cambiamento di rotta spostandosi dall’orizzonte della fantascienza classica verso narrazioni miste e atipiche, di matrice antropologica, scientifica o storica, mondi alieni e alterati con qualcosa di inquietantemente prossimo al reale. Questioni a lungo rimosse nel discorso pubblico e che, nel XXI secolo, escono dagli argini della letteratura di genere per fare alleanza con la filosofia politica di ultima generazione: gli elementi generativi e degenerativi nell’incontro con l’Altro, le rivoluzioni e le invasioni ‘culturali’, le mutazioni genetiche e ambientali.

IF_DARK AGES abita quest’anno il Teatro India per una settimana con un ricco programma, che alterna nei diversi orari della giornata: spettacoli multimediali e melologhi sci-fi, workshop, laboratori, un’istallazione/performance musicale, una video istallazione multimediale, una conferenza di filosofia, una biblioteca condivisa e un palinsesto radiofonico quotidiano.

Il festival apre le porte lunedì 28 agosto con la messa in onda della prima puntata di Radio IF_DARK AGES (sulla piattaforma Spreaker), a cura di Silvio Impegnoso con la collaborazione di Francesco Bianchi e dell’ensemble di IF_DARK AGES, e l’inaugurazione di BIBLIOTECA_451 dove ogni giorno al calar della sera sono consultabili libri irreperibili di e sulla fantascienza. Il programma prosegue con l’apertura di tre laboratori di alta formazione per partecipanti selezionati tramite call: dal 29 agosto al 2 settembre PICCOLA BOTTEGA 2324, guidata da Roberto Scarpetti, per autori teatrali e drammaturghi; dal 29 agosto al 1 settembre ECHOES, laboratorio di sound design teatrale condotto Pasquale Citera; dal 30 agosto al 3 settembre, VIETATO ENTRARE a cura di Fabio Condemi, per attori, performer, musicisti e artisti visivi, ispirato alla scrittura di Shirley Jackson.

Da mercoledì 30 agosto prende il via il programma di serate spettacolari aperte al pubblico. Si comincia con la prima parte del progetto biennale L’OMBRA DELLO SCORPIONE, il 30 agosto, tratto dal classico di Stephen King ambientato in un futuro oggi più che mai prossimo, in cui il novanta per cento dell’umanità è stata decimata da un virus di laboratorio. L’opera riscrive in due episodi la formidabile narrazione di King, quasi si trattasse di due stagioni di una serie, per reinterpretare in chiave teatrale un formato a puntate prettamente televisivo. La natura della creazione si compone in sequenze narrative parallele, alternate e intrecciate in flash back e flash forward per restituire l’andamento cinematografico e corale del romanzo. L’OMBRA DELLO SCORPIONE è un progetto di Collettivo Fontana, immaginato, adattato e diretto da Caterina Dazzi e Flavio Murialdi assieme al musicista Andrea Veneri e un gruppo di sei giovanissimi attori (Luigi Fedele, Diego Giangrasso, Paolo Leccisotto, Flavio Murialdi, Mersila Sokoli, Aurora Spreafico). Lo spettacolo si inscrive nel piano di sviluppo biennale di IF_DARK AGES dedicato agli artisti emergenti con un sostegno, artistico, economico e strutturale.

Segue in prima nazionale CONSIGLI PER SOPRAVVIVERE IN NATURA, il 31 agosto e il 1° settembre, spettacolo multimediale musicale in forma di melologo sci-fi, un “racconto di racconti” intorno al degenerare della conoscenza umana, alla violenza verso l’Altro, sia esso un animale o un intero pianeta, agli incontri interspecie, alla rigenerazione di organismi e sistemi. Quattro grandi madri della fantascienza, scrittrici e attiviste dal profilo ibrido sono le autrici di queste distopie estreme che sfiorano un orrore tutto umano. IF_DARK AGES le riunisce in una serata particolarissima, con una selezione di racconti introvabili: Lo psicologo che non voleva far male ai topini di Alice Bradley Sheldon incentrato sugli ambigui processi di conoscenza degli esseri umani, sull’intensità dei desideri e sull’opportunità di distruggere organismi vivi per studiarli; Figlio di sangue di Octavia Butler, racconto di formazione, è la storia di un uomo che resta incinto di un’aliena come patto e atto di amore, e che si chiede: cosa abbiamo noi umani da offrire in cambio di uno spazio vitale in un mondo che non è il nostro? Più vasto degli imperi e più lento di Ursula Le Guin, ragiona invece sulla reciprocità della recettività bio-empatica in un mondo alieno senza vita animale, il cui sistema vegetale interconnesso reagisce all’arrivo degli esseri umani imitando la loro stessa paura; Palla di pelo di Margaret Atwood è infine la storia disturbante di un’ossessione misteriosa che sfocia in una sorta di anatomo-patologia dei rapporti umani. Lo spazio scenico di CONSIGLI PER SOPRAVVIVERE IN NATURA è diviso da cinque schermi semitrasparenti, particolarissime membrane sui cui si iscrivono ambientazioni visive fatte di dettagli e macroscopie. Sulla scena emergono, quasi fossero residui, frammenti di oggetti ispirati ai temi dei racconti e a certa arte visiva contemporanea: il non-umano, le affinità fra specie, il rapporto tra organico e inorganico. Il concept musicale alterna invece lo spezzettamento in micro frammenti di brani dei Tangerine Dream, padri della musica elettronica, a composizioni originali per sottolineare una sorta di canto tra esseri che s’incontrano in uno spazio non più umano.

Il programma prosegue con FAHRENHEIT 451 di Ray Bradbury che offre quest’anno al pubblico, il 2 e il 3 settembre, un grande classico del realismo distopico del novecento, libro sull’amore per i libri, riflessione sul ruolo dei mass-media – ora diremmo social media – e opera estremamente attuale sulla libertà dell’individuo e il diritto al tempo libero inteso come pensiero senza scopo nelle società occidentali. La creazione spettacolare FAHRENHEIT 451 in forma di melologo multimediale sci-fi trasforma questo gioiello assoluto della fantascienza sul potere dei libri. Lo spazio si compone, per disposizione di elementi scenici, luci e immagini, in due zone di senso che si intrecciano fra loro moltiplicando gli strati della narrazione. I cinque elementi/stendardi sono animati da forme in movimento, incrostazioni materiche o tracce sottili di un mondo passato. Il paesaggio sonoro si compone di due movimenti contrapposti: da una parte il presente degli incendiari, un piccolo schieramento “industriale” di tamburi, esercito sonoro e percussivo, dall’altra la memoria di tutte le scritture passate con marce stravaganti e contrappunti magici (pianoforte e vibrafono). Le pareti sonore si ricompongono così tra presente e passato in una riscrittura armonica tutta contemporanea.

Gli spettacoli CONSIGLI PER SOPRAVVIVERE IN NATURA e FAHRENHEIT 451 sono a cura di lacasadargilla, con la regia di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, gli adattamenti di Roberto Scarpetti, i paesaggi sonori di Gianluca Ruggeri, Alessandro Ferroni e Fabio Perciballi, gli ambienti visivi di Maddalena Parise, i costumi di Camilla Carè, la drammaturgia delle luci di Omar Scala, il disegno sonoro di Pasquale Citera. A mettere in voce e concertare ogni racconto gli attori: Lorenzo Frediani, Arianna Gaudio, Silvio Impegnoso, Fortunato Leccese, Anna Mallamaci, Emiliano Masala, Giulia Mazzarino, Paolo Minnielli, Alice Palazzi, Stefano Scialanga, Roberta Zanardo. Eseguono le musiche dal vivo: Gianluca Ruggeri e Alessandro Ferroni, Ivano Guagnelli, Fabio Perciballi, Gianfranco Vozza, Carol Di Vito.

Dal 30 agosto, a dare inizio alle serate sulla facciata del Teatro India, l’istallazione multimediale site specific SU_PH0_R1A. A Shining Darkness, ideata e realizzata da Alessandro Ferroni e Maddalena Parise, omaggio alle scritture di quest’anno. Immagini e paesaggi sonori trasformano la facciata del Teatro in una membrana che apre all’universo immaginifico di IF_DARK AGES. Le pareti del teatro mutano forma in un’istallazione immersiva che traghetta lo spettatore direttamente nelle atmosfere dei dispositivi spettacolari degli spazi interni di India.

Il 31 agosto s’inaugura TROXLER’S FADING a cura di Fabio Condemi, un’istallazione multimediale ispirata allo spettacolo Nottuari e ideata appositamente per IF_DARK AGES. Una teca con una macchina celibe, un proiettore, uno schermo sul quale vengono proiettate scritte e immagini, elementi narrativi immersi in uno spazio abitato dagli spettatori come fosse un museo allucinatorio. Infine, il 1° e il 2 settembre l’istallazione ospita il paesaggio musicale eseguito dal vivo dal chitarrista Paolo Spaccamonti: un lavoro sulla perdita di coordinate percettive dell’ascoltatore, immerso in inquiete circolarità sonore ispirate al movimento dei droni, omaggio alle opere di Ligotti, Mark Fisher e Oliver Sacks.

Arricchisce il programma, il 1° settembre, la conferenza di filosofia e scienze umane BODIES, EMPATHY, CONNECTIONS a cura di Dario Gentili (docente filosofia Morale, Univ. Roma Tre), con Federica Castelli (ricercatrice in filosofia, Univ. Roma Tre) e Elettra Stimilli (docente di filosofia teoretica presso l’Un. La Sapienza di Roma).

Durante la settimana del festival, si apre il progetto a cura di Alessandro Ferroni HERE_AFTER incentrato sulla pratica ‘rinnovata’ dello scambio: ti offro un servizio, mi offri la tua voce. Un’audio navetta urbana gratuita parte dal centro anziani dell’XI municipio per accompagnare i suoi ospiti in luoghi che hanno rappresentato momenti importanti o intere fasi della vita, luoghi non più accessibili a causa di molteplici fattori (economici, fisici, sociali o familiari). Durante il tragitto all’interno della macchina stessa, la navetta raccoglie le storie, in forma di racconto orale, legate alle memorie scomparse di quei luoghi.

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