La commissione Antimafia ” vara un nuovo reato”:”l’impresentabilità”

E la Presidente Bindi mischia etica e diritto.

Persino il Presidente dell’anticorruzione, Cantone,  è perplesso e tace sulla vicenda, limitandosi a dire:”Stavolta la giustizia non c’entra”. Ma c’è un motivo preciso se Cantone tace, quasi a voler mettere la giustizia al riparo da qualsiasi attacco, in questa  vigilia elettorale che non ha precedenti nella storia repubblicana del nostro paese e va ricercato nel fatto che la Commissione Antimafia è composta da parlamentari ed in quanto tale non è un tribunale, ma un organo politico. A questo punto è d’obbligo la domanda:” Che categoria è quella della impresentabilità?” “E’ possibile stabilire un criterio circa la presentabilità di un candidato in assenza di una regolamentazione legislativa?” La risposta è No! Perché se non si sono violate le norme sulla candidabilità, non esiste l’impresentabilità del candidato. Mischiare etica e diritto può rappresentare un obiettivo da raggiungere per gradi ed a lungo termine. La lista’Bindi’ additando De Luca tra gli impresentabili, per un reato del 1998 che si sarebbe già prescritto se il presunto colpevole non avesse rinunciato alla prescrizione, ha distolto l’attenzione dall’altro caso che vede coinvolto il sindaco di Salerno, che è quello di una sentenza di primo grado di condanna che in base ai dettami della ‘Severino’, gli impedirebbe di governare in caso di vittoria. Ed è su questo secondo caso che per mesi si è discusso all’interno del Pd, cioè sull’opportunità della sua candidatura alle primarie, che lo stesso Renzi non voleva, ma alla fine per le resistenze del De Luca ha dovuto accettare, con la conseguenza che il Premier e segretario del Pd è diventato una sorta di parafulmine per il candidato. Perciò Renzi è nervoso, perché teme che le regionali si possono trasformare in una mezza vittoria, in quanto l’eventuale successo di De Luca lo costringerebbe ad intervenire nelle vesti di Premier. Infatti in caso di vittoria toccherebbe al prefetto informare il Presidente del Consiglio con l’invio di una relazione, dal  cui esame potrebbe scaturire il provvedimento di sospensione. Intanto De Luca potrebbe varare la Giunta e nominare il consigliere anziano suo sostituto, in attesa del giudizio. Quindi la lista’Bindi’, non è stato altro che una barbarie politica, alimentata e sostenuta dalla vecchia dirigenza del Pd, che Renzi ha sconfitto e messa da parte. E come se non bastasse, pasticci ne hanno combinato a iosa anche alcuni giornali, che nel presentare i nomi dei cosiddetti impresentabili, gli hanno  attribuito foto di ignari cittadini, che avendo la sfortuna di avere il cognome uguale a qualche candidato, si sono ritrovata pubblicata la propria foto tra gli impresentabili, il tutto con grande gioia di molti avvocati che stanno già preparando, in queste ore, innumerevoli denunce. Tutto questo perché, la commissione Antimafia invidiosa del successo della Giustizia, ha tentato di prenderne il posto. Che Paese strano è il nostro!

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