Sorrento. Attraverso la contaminazione che deriva da sperimentazioni musicali diverse, porre in relazione le radici comuni di popoli diversi: è l’obiettivo perseguito con grande professionalità, impegno e passione da M’barka Ben Taleb. “Una musica, un dio”: questa sera ore 19,30, nella splendida quanto suggestiva cornice della Cattedrale, M’Barka Ben Taleb nell’atteso concerto-evento Arcangelo Michele Caso: violoncello, Francesco Di Cristofaro: fiati, Gianluca Mercurio: percussioni, Gianluca Rovinello: arpa, Raffaele Vitiello: chitarre, Marta Carbone e Sara Musella: cori.
Si tratta di un progetto che riesce ad unire le tre religioni monoteiste: ebrea, cristiana e musulmana, in una visione che si ritrova in un unico credo attraverso la musica del singoli strumenti: dal palco suonano una sola musica comune, a dimostrazione che la fede non dovrebbe mai dividere. Il suo originale percorso musicale mette in evidenza e divulga efficacemente le identità di terre e delle genti, fondendo il tutto in un “unicum Mediterraneo”. Ed ecco che grazie all’immenso e penetrante potere dei suoni, i muri si abbattono i muri e gli orizzonti si allargano, nel rispetto e nella conservazione delle tradizioni di ognuno.
Lo spettacolo fa parte della terza edizione della rassegna artistico-culturale “IncantiAmoci a Sorrento”, incentrata sulla prosa, la musica e il canto “di qualità e di sentimento”. Organizzazione a cura dell’Amministrazione comunale di Sorrento, con il sindaco avv. Massimo Coppola, in collaborazione con Associazione Musiciens, per la Direzione artistica; con l’operatività del Gruppo Sassi, “Sorrentoplaytivu”, “EnergiaOra” ed “Eduardo”. Una programmazione di alta qualità con testi proposti in anteprima e innovativi, mirati a divulgare la conoscenza e la promozione dell’arte e della bellezza in un attento percorso che partendo da Napoli, vi giunge nuovamente, complici arte, cultura, tradizioni, territorialità, magia, storia, leggenda. “Città dove tutte le correnti culturali, hanno trovato terreno fertile per svilupparsi, tra le più importanti d’Europa in epoca borbonica, dal punto di vista esoterico, ermetico, alchemico, oltre che artistico, culturale, scientifico, e tuttora la più bella e misteriosa al mondo.
Si prosegue il 3 gennaio: Antonio Spenillo in “C’e’ tutta una vita da scrivere e da fumare sopra il caffè”, con Mauro Spenillo e Antonio De Carmine, nella Chiesa dell’Addolorata dove, il 4 gennaio sarà protagonista Diego Sommaripa con “Leggende napulitane”. Fiorenza Calogero in “Ex voto”, concluderà la Rassegna la sera dell’Epifania nella Basilica di Sant’Antonino: canti alla divinità, rielaborazione suoni del chitarrista e compositore Marcello Vitale. Nota per il successo riscosso dal precedente appuntamento nella Chiesa dell’Addolorata: “Anime di Napoli”, tra Napoletanità e Napoletanismi, spettacolo di e con Nio Lauro, ed Olimpia La Padula, Gianluca Coppola e Giuseppe Maresca, regia di Salvatore Piedimonte, anche direttore artistico della qualificata manifestazione.
Armando Giuseppe Mandile