Ecco la contromanovra della Lega. Tanti emendamenti, tra cui anche il si’ all’asta delle frequenze tv, da cui il Carroccio calcola si possano ricavare quattro miliardi di euro. Il cuore della propostaè contenuta in una trentina di emendamenti. Obiettivi: eliminare l’Ici sulla prima casa (che vale circa 3,8 miliardi), salvare le pensioni basse consentendone l’indicizzazione, cancellare la norma che stabilisce di eliminare le pensioni di anzianità. Questo è quanto la Lega propone: reintrodurre il contributo di solidarieà anche nel privato, una ‘tassa’ pari al 10% per chi ha oltre 120mila euro annui. Tassare le pensioni d’oro al 5% per chi ha oltre 90mila euro, al 10% per chi supera i 120mila, e via via per scaglioni. Tetto alle pensioni d’oro.
Tagliare fra i 3 e i 5 miliardi di finanziamenti alle grandi imprese pubbliche e a quelle private. Poi c’è il disco verde all’asta delle frequenze per il passaggio al digitale, con un ricavo stimato di circa 4 miliardi. “Di questo – spiega Maurizio Fugatti – vogliamo discutere senza ostruzionismo, se ce lo faranno fare”. Poi spiega il senso delle proposte: “Vogliamo chiedere a chi ha di più per essere equo con chi ha di meno