Dopo appena 6 secondi, i due monconi del ponte Morandi sono stati rasi al suolo alle 9.37 da oltre una tonnellata di dinamite. Un applauso ha accompagnato il boato. Presenti all’evento il sindaco di Genova Marco Bucci, il governatore Giovanni Toti, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, e il ministro della Difesa Elisabetta Trenta.
Il sindaco Marco Bucci ha dichiarato, con grande emozione: “Tutto secondo programma. Aspettiamo il primo check alle 17 e il secondo alle 21. Sulla base del secondo check prenderemo decisioni sul rientro” dei circa 3400 residenti sfollati per garantire le operazioni in sicurezza. E ha aggiunto: “Ringrazio tutti. Un’operazione di questo tipo non ha uguali, mi hanno confermato gli esperti, e non è mai stata fatta in un centro abitato come Genova”.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in una diretta su Facebook, ha affermato: “Il ponte Morandi da oggi è un ricordo, con l’implosione il cantiere entra nel suo vivo, da domani si vedrà la trave sul primo pilastro del nuovo ponte di cui stiamo gettando le fondamenta”. Il governatore esulta: “Credo che sia veramente una straordinaria giornata per Genova, ma anche una straordinaria giornata per la Liguria, una straordinaria giornata per l’Italia. Abbiamo rispettato tutte le promesse fino all’ultima, abbiamo collaborato tra istituzioni nonostante le diverse sensibilità, c’è stato un lavoro straordinario”.
Osservate speciali le polveri generate dall’esplosione. La loro diffusione è stata mitigata da cannoni d’acqua e decine di vasche, poste sopra e sotto l’impalcato, che hanno sollevato un muro liquido alto 50 metri. Anche i sacchetti arancioni che erano visibili sul ponte, posizionati in corrispondenza delle cariche esplosive, erano pieni d’acqua. A preoccupare sono l’amianto, presente nel conglomerato cementizio, e le polveri sottili, le cui concentrazioni verranno monitorate con attenzione dalle autorità. I primi dati saranno disponibili circa tre ore dopo l’esplosione. Se tutto andrà bene, gli sfollati potranno tornare a casa in serata alle 22. A terra sono caduti 20 mila metri cubi di materiale, che andranno smaltiti nei prossimi mesi come rifiuti speciali.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha pubblicato un tweet sul suo profilo: “Ricordando le vittime di quel tragico momento, rendo omaggio a una Città che non si è mai fermata, con un impegno: restituire il prossimo anno il Ponte ai Genovesi e agli Italiani”.
Ponte Morandi, la diretta dell’operazione di demolizione
9.55 – Incalzato da una giornalista sul caso della Sea Watch, il ministro Salvini ha risposto: “Oggi è la giornata di Genova”.
9.37 – La detonazione è avvenuta. I due monconi sono stati demoliti.
9.36 – La prima sirena è già stata suonata, annunciando che la demolizione partirà dopo cinque minuti. Ne seguiranno altre due, a breve distanza.
9.34 – Si registra un ulteriore ritardo per l’esplosione del ponte Morandi, rimandato di qualche minuto. Nel frattempo sono entrati in funzione i cannoni d’acqua.
9.29 – L’esplosione per demolire il ponte Morandi avverrà alle 9:33.
9.23 – Secondo quanto riferisce l’Ansa, l’appartamento in cui si pensava fosse rimasto un anziano era in realtà vuoto. Lo si apprende da fonti istituzionali. Le operazioni di abbattimento delle pile 10 e 11 del Morandi possono quindi iniziare, dopo il segnale dato dal suono di una sirena.
9.18 – La detonazione delle cariche esplosive doveva partire alle ore 9, ma stando a quanto riportato nella diretta video del Corriere, un anziano si era barricato in casa ritardando l’operazione. Le evacuazioni di circa 3400 persone è iniziata nel pomeriggio di ieri, per mettere in sicurezza gli abitanti della zona.