Si sono accese le polemiche su Paolo Bonolis e sulla sua conduzione dell’inaugurazione di Pesaro 2024 Capitale italiana della Cultura. Il volto di “Ciao Darwin” è finito nel mirino di Francesca Perrotta, la direttrice dell’orchestra di sole donne che ha suonato davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e altre 8mila persone. La cinquantunenne ha stigmatizzato senza mezzi termini le gag di Bonolis, a suo avviso “denigranti”, dimenticando forse chi si trovava di fronte: uno showman noto per la sua ironia e per questo amato in tutta Italia.
“La bambina che sono stata era felice di incontrare il suo mito di Bim Bum Bam, ma la donna che sono oggi ha provato tristezza nella retorica della commedia all’italiana che lui ha portato avanti per tutto il tempo della sua conduzione. Tristezza per lui e per la bambina che ero”, il j’accuse della direttrice d’orchestra sui social. Poi, ai microfoni del Resto del Carlino, ha rincarato la dose nei confronti dello showman, reo di averla chiamata “Signora Perrotta” e “signorina” e ancora di aver fatto una battuta sulla “percussionista sexy”: “Nel momento in cui si è sul paco si deve fare anche un po’ di scena, la cifra di Bonolis è questa. A me però interessava un altro messaggio: il fatto di essere lì perché avevo un ruolo. Non ero la ‘signora Perrotta’. Ero lì perché ero la direttrice”.