Vladimiro
Gnocchi di patate viola con vongole e mosaico di Verdure

La Dolce Vita rivive al Vladimiro: grande cucina nel “salotto buono” di Via Veneto

Il ristorante Vladimiro, nei pressi dell’elegante Via Veneto, è da sempre sinonimo di buon gusto ed eleganza. Qui i fasti della Dolce Vita non sono mai cessati, e dal 1953 questo affascinante locale, continua a richiamare una clientela selezionata ed internazionale, composta da romani, turisti ed anche numerosissimi volti noti, che scelgono questo ristorante per l’eccellenza della sua cucina, il servizio gentile ed attento, la raffinatezza della location.
Attratti da queste premesse e dalla sua ottima fama, noi di Cucina & Dintorni, siamo andati da Vladimiro a provarlo per voi, e siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Abbiamo scoperto così un locale di gran classe, perfetto per incontri di lavoro, cene a lume di candela e celebrazioni di eventi importanti, ma soprattutto abbiamo scoperto un vero paradiso per gli amanti della buona tavola.

L’ambiente è caldo, accogliente, intimo e curato nei minimi dettagli, il Vladimiro risulta immediatamente un locale di grande charme, che spicca nell’offerta di zona, caratterizzato com’è, da un’atmosfera piacevole e rilassante. Varcando la sua bella porta a vetri, colpisce subito la sua aria piacevolmente vintage, qui si ha l’impressione di entrare in una sorta di chalet di lusso: il legno e la pietra naturale sono i materiali dominanti, travi a vista in legno decorano il soffitto, i pavimenti sono in cotto, ovunque bei mobili in stile classico, comodi divanetti, ricchi tendaggi, candelabri e romantici caminetti (rigorosamente elettrici in ossequio all’ecologia). 120 coperti distribuiti in tre sale, il locale è molto spazioso e gode nella bella stagione di un bel dehor con vista su Roma (100 posti). Dalla sala principale, dominata da una scenografica scalinata di ciliegio, si diffonde un piacevole tappeto musicale (molto discreto e mai invadente) creato dalle note di un bel pianoforte, che viene ogni sera suonato dal vivo per intrattenere gli ospiti e invitare alla convivialità. All’entrata del locale veniamo accolti da Vladimiro Bruno in persona, 48 anni, il carismatico proprietario di questo bel ristorante, che ci accoglie con gentilezza e professionalità. Vladimiro ci racconta che ha scoperto da giovanissimo la passione per la ristorazione proprio in questo locale, dove iniziò a lavorare sin dai tempi della scuola, e dopo varie vicessitudini è ormai da più di 25 anni, che ne è il titolare. Da allora Vladimiro ha

Il titolare Vladimiro Bruno, con Enrico Montesano
coronato il suo sogno, e gestisce questo locale (che porta il suo stesso nome) con successo, grazie a una dedizione totale, con un entusiasmo e una cura maniacale per i particolari, che è difficile non riconoscergli. Qui sono di casa molti personaggi famosi, e negli anni tantissimi volti noti del passato e del presente, hanno scelto Il Vladimiro: Enrico Montesano,Pippo Baudo, Enrico Brignano, Claudio Lotito, Rita dalla Chiesa, Antonino Cannavacciuolo, Livia Azzariti, Antonio Banderas, Anthony Hopkins, Robert Redford, Ron Moss per citare solo alcuni dei numerosi Vip che è possibile riconoscere accanto a Vladimiro nelle foto sul muro del locale, scelto per testimoniare come in una” hall of fame” il loro passaggio. Prima di procedere con la nostra recensione vi mostriamo come è andata la nostra visita e l’intervista allo chef Giovanni Vecchione che ci regala anche una bella ricetta con le costolette d’agnello:

Ma torniamo al nostro racconto: abbiamo prenotato(sempre consigliato) e il personale di sala ci accompagna al nostro tavolo, qui un bel centrotavola dorato impreziosisce un’apparecchiatura sobria ed elegante, in cui domina il bianco assoluto, con stoviglie semplici ma chic. Ci sediamo a lume di candela, ingolositi già da un bel cestino carico di diversi tipi di pane (alle nocciole, al merlot, puntarelle e noci, alle mandorle e finocchietto selvatico)

Chef Giovanni Vecchione
tutti fatti in casa, come ogni giorno, dallo chef. Sfogliamo il menù e scopriamo l’asso nella manica di questo ristorante: la cucina! Il Vladimiro è un ottimo indirizzo per assaggiare specialità della “vera” cucina romana, rigorosamente secondo tradizione, ma qui anche carne e pesce freschissimi sono protagonisti, insieme a piatti d’ ispirazione mediterranea, frutto dell’estro del bravissimo executive chef di origini campane, Giovanni Vecchione, 42 anni. Chef Vecchione, che si è formato all’ Istituto Alberghiero di Amatrice, è ormai l’executive chef del Vladimiro da otto anni, ed ha alle spalle più di vent’anni d’esperienza, oltre a vantare tante prestigiose esperienze precedenti, presso ristoranti importanti, come Camponeschi a Roma ad esempio, dove ha lavorato con Alberto Ciarla e presso “La Grotta” a Monte Pulciano. Timido quanto talentuoso e simpatico, per lui parlano soprattutto i suoi validissimi piatti (assaggiare per credere) che esprimono tutta la sua abilità.
Vladimiro
Guazzetto crostacei e gamberi
La sua è una cucina che onora la tradizione, ma al momento giusto sa anche innovarla, con sorprendente fantasia e accostamenti interessanti. Chef Vecchione ci confessa la sua autentica passione per la cucina di pesce (tra le specialità del Vladimiro), inoltre i suoi piatti testimoniano una grande attenzione alla stagionalità dei prodotti e alla qualità delle materie prime, tutte d’eccellenza e la maggior parte del territorio laziale: come il pecorino romano (DOP), il carciofo romanesco e l’abbacchio (IGP), la ricotta romana (DOP) e l’olio extra vergine (DOP). La filosofia in cucina dello chef? “Pochi sapori, ma si devono sentire tutti!” afferma G.Vecchione, e ciò si riflette nei suoi piatti, apparentemente semplici, ma tutti volti ad esaltare i sapori autentici dei singoli ingredienti, che si sposano in abbinamenti nuovi e ricchi di gusto, grazie alla sua creatività. Il menù è vasto ed offre moltissime proposte, tra cucina di terra e di mare, cui si aggiungono numerosi piatti del giorno che variano sempre, in base al pescato e alla disponibilità delle materie prime più fresche. In carta ci sono 10 antipasti di terra e 6 di pesce; 12
cacio e pepe
primi piatti di terra e 6 di mare; 13 secondi di carne, 11 secondi di pesce e infine abbiamo la griglia con 6 diverse opzioni tra bistecche, filetto(danese), tagliata e agnello alla scottadito. Moltissimi i piatti classici. La carne è davvero ottima, chianina e danese soprattutto. Immancabili i primi della tradizione romana: carbonara, amatriciana, cacio e pepe, che sono tra i cavalli di battaglia del locale. Personalmente vi consigliamo l’amatriciana che qui è davvero eseguita a regola d’arte. Mentre tra i secondi altro cavallo di battaglia è la vitella alla romana, ovvero la spalla di vitello cotta al forno a bassa temperatura con patate, che è considerata un piatto irrinunciabile dagli habituè del ristorante così come il memorabile “Stracotto al vino rosso”.
Con tutta questa varietà nel menù c’è l’imbarazzo della scelta, perciò per iniziare la nostra cena ci lasciamo guidare dai consigli dello chef, che come antipasto ci prepara: un ricco tagliere di salumi e formaggi, con delle autentiche prelibatezze come salame d’asino, salame di cervo, capocollo di Martina Franca e prosciutto di Parma, un buon formaggio
Tartare Vladimiro
Tartare di spigola e salmone
canestrato, un caprino e uno speciale formaggio affinato col mosto d’uva; seguono due antipasti di pesce, ovvero le squisite tartare di spigola e di salmone con frutti di bosco e gamberi rossi crudi(18 euro), cui segue un profumatissimo carpaccio di spigola con menta e arancia(20 euro) e una insalata di polpo tenerissima. Da provare anche il Guazzetto di crostacei e molluschi, uno degli antipasti più amati in questo locale. Dato che la pasta fresca (fatta in casa) è
Vladimiro
Gnocchi di patate viola con vongole e mosaico di Verdure
un altro fiore all’ occhiello di questo locale, come primo ci orientiamo su un piatto del giorno, che ci lascia davvero sbalorditi, i sublimi “gnocchetti di patate viola e vongole con mosaico di verdure croccanti e zest di mandarino” ma Vi consigliamo anche l’ottimo
Vladimiro
Risotto al pesto di rucola
“risotto al pesto di rucola e calamari croccanti” e le delicate “fettuccine al profumo di zafferano con branzino e vongole veraci” o quelle” con gamberi e lime”, che però ci riproponiamo di assaggiare in una visita successiva. Mentre per coloro che invece non amano il pesce, segnaliamo i “Cavatelli con salsiccia calabrese fresca e ricotta affumicata”, un buon primo della tradizione, dal gusto deciso e affumicato.
Vladimiro
Filetto di spigola con medaglioni di polenta e salsa ai peperoni
E’ ora di passare al secondo e scegliamo un bel piatto di “Gamberoni con mandorle al tartufo nero con salsa alla zucca”(24 euro): il tartufo scorzone viene grattuggiato fresco davanti a noi, inebriandoci col suo profumo, convincente il contrasto tra il suo sapore intenso e il dolce dei gamberi grigliati e della zucca, infine la croccantezza delle mandorle dà un tocco in più al piatto. Eccellente.
Vladimiro
Gamberi profumati al tartufo con Mandorle
Inoltre ci facciamo portare uno squisito “filetto di spigola con medaglioni di polenta e salsa di peperone” (20 euro): la spigola è cotta alla perfezione (con le carni succose e sode mentre la pelle è croccante) e la salsa al peperone conferisce la giusta grinta al pesce. Proviamo anche la carne che è l’altro “asset” di questo locale:
Costolette di agnello panate e carciofo alla Giudia
in carta ecco le sfiziose “Costolette di agnello panate con carciofo alla Giudia” (18 euro) e il goloso
vladimiro filetto ginepro e miele
filetto ginepro e miele
”Filetto con bacche di ginepro e miele” (18 euro), ma spinti dalla curiosità ordiniamo un altro piatto del giorno suggeritoci dallo chef, un succulento” Filetto cotto a bassa temperatura servito con una salsa vellutata di piselli e patate arrostite”(18 euro), è un piatto di grande soddisfazione che farebbe felice qualsiasi “carnivoro”. Buonissimo! Lo accompagnamo come merita con un vino rosso pregevole, il Mentore, Morellino di Scansano, Mantellassi 2016.
La carta dei vini del Vladimiro, approntata dal sommelier Daniele Russel, vanta oltre 350 etichette con una selezione di pregiati vini italiani DOCG (con bottiglie di pregio di Brunello, Sassicaia, Tignanello ecc.) e stranieri (soprattutto francesi), grandi spumanti e ottimi Champagne(Cristal).

Vladimiro
Tiramisù e il profiterol
Per concludere “in gloria” un così piacevole percorso gastronomico, è fondamentale il dessert: una delle ragioni per cui il Vladimiro è rinomato, è il suo “leggendario” “Tiramisù composto al tavolo,” direttamente davanti al cliente con una “cerimonia” che è un piacere gustarsi quasi quanto il dolce. Non potevamo perdercelo: il tiramisù ci arriva scomposto e la base viene irrorata di caffè direttamente dalla moka dalla bravissima Erika, ormai veterana “cerimoniera del tiramisù”, successivamente è il momento di disporre la prelibata crema sul dolce nella quantità desiderata dal cliente ed infine si spolvera il cacao. Allo stesso modo ci viene servito un “godurioso”,
Vladimiro
Tiramisù composto al tavolo da Erika
“Profiterol” anch’esso completato da Erika al tavolo, che in questo caso versa da un bricco, sui bignè straripanti di chantilly e panna, una voluttuosa fonduta di cioccolato amaro caldo. Entrambi i dolci sono strepitosi, e concludono il pasto con un momento d’ intenso piacere. Tra i dessert un’altra valida
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cestino croccante con frutti di bosco e crema
opzione, un po’ meno scenografica, è il buon “Cestino croccante con crema e frutti di bosco”. Da notare anche la selezione delle grappe e degli amari, tra cui spicca una speciale grappa barricata firmata Roberto
La famosa grappa barricata Castagner
Castagner, servita in una grande bottiglia sospesa su una sorta d’altalena di ferro battuto, molto scenografica.

Lo staff del Vladimiro con il titolare al centro
Lo staff numeroso e gentile, è cordiale e preparato: offre un servizio puntuale e attento, senza eccessivi formalismi, così da permettere ai clienti di godere di un’atmosfera rilassata e calorosa.
Prezzi nella media di zona, coerenti con quelli dei locali di Via Veneto (40 € prezzo medio per antipasto, portata principale e dessert, bevande escluse).

Soddisfatti e felici, ci alziamo da tavola sicuri che ritorneremo in questo bellissimo locale vintage, che ci ha conquistati facendoci respirare un po’ della magia della Dolce Vita riportandoci ai favolosi anni ‘60. Consigliamo di provare il Vladimiro per l’ottima cucina e i vini, l’ambiente di sicuro fascino e l’accoglienza squisita del suo gentilissimo staff.

Ristorante Vladimiro

Indirizzo: Via Aurora, 37, 00187 Roma RM
Orari: Lun – Sab 12:00 – 00:00 Domenica Chiuso
Telefono: 06 481 9467(La prenotazione è consigliata)
email:info@ristorantevladimiro.com
per maggiori info consultare il sito:www.ristorantevladimiro.com/

Valentina Franci

Circa Valentina Franci

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