La Fondazione the Brass Group stipula un protocollo d’intesa con la Fondazione Taormina Arte
In programma diversi concerti per promuovere la cultura e la musica al Teatro Odeon di Taormina
Stipulato un protocollo d’intesa tra la Fondazione the Brass Group e La Fondazione Taormina Arte con lo scopo di diffondere la cultura e la musica jazz in Sicilia orientale e nello specifico al Teatro Odeon di Taormina, splendida cornice storica. Diversi i concerti previsti nel cartellone che accomuna le due Fondazioni. La prima esibizione si è tenuta giovedì 26 settembre alle ore18.30 Carmen Avellone e Vito Giordano Quintet. I due artisti sono stati accompagnati sul palco da Giusepe Preiti al pianoforte, Giuseppe Costa al contrabasso, Fabrizio Giambanco alla batteria e dai Brass Talents Alessandro Laura al sax, Chiara Sarrica e Gabriela Ricciardi alla voce. Una performance che ha raggruppato docenti ed allievi della Scuola Popolare di Musica che è sicuramente una grande scommessa per la Fondazione The Brass Group che da oltre 40 anni continua a vivere sempre più energica, creando diversi talenti della musica jazz. La Scuola del Brass, diretta dal Maestro Vito Giordano, vanta una forte un’identità grazie ad una formula di accrescimento dovuta al proprio know-how ed è una realtà tra le più importanti del territorio siciliano ed oltre, nel campo didattico della musica del nostro tempo. Grazie alla propria esperienza ed ai successi riscontrati presso l’utenza con più di 400 iscritti, la scuola si presenta con diverse peculiarità e con una nuova organizzazione didattica dei corsi.
Altro atteso appuntamento al Teatro Odeon è previsto venerdì 27 settembre sempre alle ore 18.30 con il concerto “Musiche de nostro tempo” del Maestro Bepi Garsia al pianoforte. E’ un programma quanto mai affascinante, originale negli adattamenti e in buona parte anche inedito quello proprosto nel recital del pianista Bepi Garsia, musicista molto più parsimonioso nelle sue sortite siciliane di quanto non lo sia, invece, in quelle oltre Stretto. Il repertorio preparato da Garsia, infatti, disegna un emozionante viaggio che parte da temi poco frequentati, scritti dal compositore romano Pino Marcucci e, toccando la celebre “Rapsodia in blu” di George Gershwin, nella rara versione per solo piano, giunge fino alla Rapsodia di Brahms. Artista assai versatile, è anche narratore di pungente vena ironica e paradossale, Marcucci gode di solida reputazione per le innumerevoli collaborazioni maturate con celebrità della lirica, come José Carreras, Placido Domingo, Vincenzo La Scola e Russell Watson, ma anche con big della musica leggera del calibro di Mina, Amedeo Minghi, Al Bano, Gianni Morandi e molti altri. «Marcucci è un autore di grande fascino – dice Bepi Garsia – perché il suo stile compositivo, complesso e raffinato ma al contempo assai godibile, guarda al passato ma con la sensibilità del presente. La sua è musica contemporanea eurocolta che attraverso notturni, tanghi argentini, valzer, preludi e molto altro sembra evocare magicamente vere e proprie colonne sonore cinematografiche per film reali o immaginari».
Altra chicca del programma è l’esecuzione della “Rapsodia in blu” di Gershwin. «Le esecuzioni più frequenti della celebre pagina – spiega Garsia – sono quelle per pianoforte e orchestra sinfonica con gli arrangiamenti di Ferde Grofé. Un po’ meno usuali quelle per piano e organico squisitamente jazz (senza sezione d’archi), come mi è capitato di proporre, credo in anteprima assoluta, alcuni anni fa allo Spasimo con l’Orchestra Jazz Siciliana. Stavolta, invece, la peculiarità è che si tratta di una versione per piano solo».
Altri concerti sono in programma nel mese di ottobre al Teatro Odeon come prime assolute tra cui l’esibizione di Lucy Garsia che con il proprio gruppo composto da Fabio Lannino al basso, Umberto Porcaro alla chitarra, Diego Spitaleri al piano e Fabrizio Giambanco alla batteria che dedicheranno l’intera serata all’artista internazionale Diane Schuur ed ancora altro gioiello teatrale sarà lo spettacolo Dante in Jazz con Gigi Borruso con musiche originali scritte da Fabio Lannino e Diego Spitaleri ed accompagnato dagli stessi Maestri del Brass.