La Gambaro è fuori, ma il verdetto finale spetta alla rete. Nel corso dell’assemblea congiunta di deputati e senatori svoltasi ieri a Palazzo Madama, la maggioranza, 79 grillini, ha votato a favore dell’espulsione della parlamentare (42 i no e 9 gli astenuti). Nel corso della lunga riunione, svoltasi alla fine senza diretta streaming, la senatrice ha letto un breve intervento in cui, riferiscono dallo staff della comunicazione, si dice dispiaciuta per quanto accaduto e per aver danneggiato il Movimento, ma non chiede scusa. “La senatrice Gambaro – si legge in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo a firma di Riccardo Nuti e Nicola Morra, capigruppo M5S per Camera e Senato – oggi in assemblea inizialmente non voleva parlare, poi ha letto un suo scritto ed è andata via. Non è stato quindi possibile avere un confronto e ciò ha influito negativamente sul giudizio dell’assemblea. Ora vogliamo lavorare in pace e smetterla di parlare di “gossip”
“Attenderò il giudizio dell’assemblea e lo accetterò rimanendo nelle mie opinioni e con la speranza che il mio gesto possa essere servito a far muovere il cambiamento verso una linea più democratica”. Questo, a quanto apprende l’Adnkronos, il contenuto della lettera. “Il mio gesto – ha esordito la cittadina/senatrice – era volto principalmente a esprimere una riflessione critica nei confronti della linea che il Movimento stava prendendo rischiando di assumere una forma a mio parere controproducente e dannosa dell’immagine del nostro operato in Parlamento”.
“Del mio lavoro qui sono contenta – dice durante l’assemblea trasmessa in diretta streaming – mi trovo bene con i miei colleghi. Il disagio è all’esterno. Voglio proseguire qui nel mio lavoro”. “Nessuno – aggiunge la senatrice – parla delle reazioni che ci sono state sul blog, con tre post in un giorno di una violenza incredibile”. Parlando di Beppe Grillo, la Gambaro afferma: “Lo stimo ancora molto, siamo tutti riconoscenti a Grillo. Ma i toni devono cambiare”. “Parlando con tanti di voi mi sono resa conto che il disagio era solo mio – spiega -, ho chiamato Beppe ma lui non mi ha risposto”.
Deciderà la rete. Come ormai avviene da tempo, le decisioni più spinose e controverse che riguardano il MoVimento, sono rimesse al voto della rete. Una soluzione chiesta già durante il dibattito dall’ex capogruppo al Senato, Vito Crimi, e dal neo numero uno di Palazzo Madama Nicola Morra: “Io per primo – spiega il portavoce – chiederò che Nicola Morra, alla prossima assemblea utile, venga giudicato dalla Rete. Se ho sbagliato, è giusto sia così. Ho ricevuto tantissime critiche, anche da amici”, aggiunge. Linea messa nero su bianco dai capigruppo di Camera e Senato, come si legge in un post pubblicato sul sito di Beppe Grillo. “L’assemblea riunita dei parlamentari M5S di Camera e Senato ha deciso a larga maggioranza: sarà la rete ad avere l’ultima parola. Noi siamo semplicemente la punta di diamante che lavora per tutti i cittadini che ci hanno portato in Parlamento. Se gli attivisti ritengono che la senatrice Gambaro abbia sbagliato è giusto che possano esprimere la loro opinione e che questa venga rispettata dai gruppi parlamentari
Ma in odore di espulsione, oltre ad Adele Gambaro, c’è anche Paola Pinna entrata nel mirino di Manlio Di Stefano, deputato M5S considerato tra i ‘duri e puri’ del Movimento. Invece di ”spargere petali di rosa dove Grillo cammina – scrive il deputato stellato – sorge in difesa di una certa Gambaro,un’altra miracolata che si crede Che Guevara”.
Manifestazione pro Grillo. E’ iniziata in piazza Montecitorio la manifestazione del Movimento 5 Stelle a sostegno del leader Beppe Grillo dopo le critiche mosse dalla senatrice Adele Gambaro e le successive polemiche che ne sono scaturite. In piazza, ci sono più di cinquanta persone, con striscioni con la scritta “O dentro o fuori dal Movimento con i suoi valori”, “Beppe megafono, noi voci del Movimento”, “L’onestà andrà di moda”. Ma in piazza campeggiano anche foto di alcuni dissidenti e fuoriusciti, bollati come traditori. Alessandro Di Battista, deputato grillino, presente alla manifestazione pro Grillo è sferzante contro tutti coloro che lasciano il M5S in questa fase delicata per i cinque stelle. “Mi piange il cuore nel vedere che qualcuno se ne va proprio quando si tratta di restituire i soldi”. E ribadisce che “la rete è sovrana: siamo compatti o da soli non ce la facciamo”.