La grande democrazia in pericolo

Con l’attentato a Trump, la campagna presidenziale americana si è trasformata in un pericolo per la democrazia. La fragilità psicofisica di Biden da una parte e la violenza che ha investito Donald Trump dall’ altra, hanno ingenerato negli americani il timore e la paura di un Paese in bilico. Un Paese abituato ad attendere quattro anni per eleggere il primo inquilino della Casa Bianca, oggi deve arrendersi all’idea che ogni settimana può fare la differenza e mancano quasi quattro mesi al voto. L’atto del ventenne Crooks di sparare da un tetto contro il candidato repubblicano alla Casa Bianca, fa tornare alla mente Dallas e l’assassinio di John Kennedy e ci fa capire quanto la violenza politica sia diffusa. Non conosciamo i motivi che hanno spinto il ventenne a un tal gesto e perché volesse la morte dell’ex presidente, ma rappresenta un evento drammatico nella corsa alla presidenza degli Stati Uniti d’America, al tal punto da far temere, in attesa del voto del 5 novembre prossimo, una stagione di violenze. E’ inutile negare che quest’atmosfera surreale per certi versi, è iniziata con l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 da parte dei sostenitori di Trump che negavano l’elezione di Biden, gridando all’imbroglio elettorale. Da quel giorno, sia Biden che Trump non si sono risparmiati con accuse reciproche ed offese personali, contribuendo a creare un clima di tensione e violenza nel Paese. Una sfida continua che non si è mai placata fino ad oggi e che ha confinato la Repubblica americana nella logica degli opposti estremismi, impedendo di svolgere una campagna elettorale dai connotati inclusivi. Dopo i fatti di Butler i due candidati hanno pronunciato parole che contengo un invito all’ unione contro ogni forma di violenza, alla ragionevolezza, denunciando la violenza politica, ma solo i prossimi giorni possono dirci se sono ancora in tempo a scongiurare il peggio. I cittadini americani, ormai , guardano ai due leader come politici non più credibili: Biden al limite del crollo fisico e psichico, Trump violento nei discorsi e sprezzante verso la Costituzione. Questa crescente e consolidata sfiducia nei confronti dei due leader che guidano rispettivamente i repubblicani e i democratici , genera una situazione di incertezza e apre un varco all’estremismo che cerca di prendersi la scena. Molti commentatori s’interrogano sul fatto che l’attentato subito da Trump possa favorirlo nella corsa alla Casa Bianca. Certo sulla carta l’opportunità è reale ma moto dipenderà dallo stesso Trump che dovrà cambiare atteggiamento e dimostrare di essere inclusivo e unire la nazione. Ma altri eventi potrebbero pesare sul corso della campagna elettorale, come la scelta del partito democratico di sostituire Biden e tornare ad essere competitivi. Dobbiamo prendere atto che gli eventi degli ultimi quindici giorni che hanno fatto sentire in bilico gli USA, nei prossimi mesi che ci dividono dal 5 novembre potrebbero acuirsi ed avere ripercussioni su tutto l’Occidente e su ognuno di noi .
Andrea Viscardi

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